Verso un vaccino contro la dipendenza da eroina

0

E’ costituito da una particolare miscela che, degradandosi lentamente nel corpo, espone il sistema immunitario a diversi metaboliti psicoattivi della droga favorendo la produzione di altrettanti tipi di anticorpi


Ricercatori dello Scripps Research Institute hanno sviluppato un vaccino contro l’eroina dimostrandone l’efficacia terapeutica sul modello animale. Nello studio, pubblicato sul Journal of Medicinal Chemistry, organo dell’American Chemical Society, viene mostrato come il nuovo vaccino sia in grado di produrre anticorpi contro l’eroina e diversi suoi metaboliti.

“In 25 anni che mi dedico allo studio di vaccini contro le droghe d’abuso non ho visto una risposta immunitaria forte come ho con quello che chiamiamo vaccino dinamico anti-eroina”, ha affermato Kim D. Janda, che ha diretto la ricerca.

“Abbiamo visto una risposta molto forte e specifica a questo vaccino”, ha aggiunto George F. Koob, co-autore dello studio. “Penso che una versione umanizzata potrebbe essere di vero aiuto a chi ne ha bisogno”.

Janda e colleghi hanno sfruttato un approccio definito immuno-farmacoterapico sviluppato per creare vaccini contro gli effetti di altre droghe d’abuso come cocaina, nicotina e metanfetamine, per le prime due delle quali sono in corso studi clinici.

I primi tentativi di creare un vaccino contro l’eroina risalgono addirittura a quarant’anni fa, ma si sono sistematicamente scontrati con il fatto che la sostanza viene rapidamente metabolizzata in altri composti psicoattivi.

Proprio per superare questo problema, Janda e colleghi hanno preso di mira anche i metaboliti 6-acetilmorfina e morfina. “L’eroina è lipofila e viene rapidamente degradata in 6-acetilmorfina”, ha detto Neil G. Stowe, primo firmatario dell’articolo. “Entrambe le sostanze attraversano facilmente la barriera emato-encefalica e raggiungono i recettori cerebrali per gli oppioidi.”

Per ottenere il vaccino i ricercatori hanno legato un aptene (una piccola molecola che stimola una risposta immunitaria) simile all’eroina a una proteina carrier, una emocianina nota come KLH, e un adiuvante. “Questa miscela si degrada lentamente nel corpo, esponendo il sistema immunitario a diversi metaboliti psicoattivi dell’eroina come la 6-acetilmorfina e la morfina.”

“In questo modo il vaccino produce anticorpi verso un target farmacologico in continuo cambiamento”, ha spiegato Stowe. “Questo approccio non era mai stato sperimentato in vaccini contro droghe d’abuso.”

Successivamente il vaccino è stato testato sui ratti constatando sia un robusto sviluppo di anticorpi policlonali, sia l’interruzione del comportamento di ricerca della droga.

I ricercatori hanno anche scoperto che il vaccino è molto specifico, nel senso che  ha prodotto solo una risposta anticorpale a eroina 6-acetilmorfina e morfina, e non ad altri oppioidi come l’ossicodone e i farmaci comunemente utilizzati per la dipendenza da oppiacei, come metadone, naltrexone, e naloxone. Ciò suggerisce, ha concluso Janda, “che questi vaccini potrebbero essere usati in combinazione con altre terapie di riabilitazione dall’eroina”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *