Gravidanza: nuovo test del sangue svela sesso nascituro al secondo mese

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Sara’ maschio o femmina? Un semplice esame del sangue e’ in grado di fornire una risposta precisa gia’ alla settima settimana.

Le procedure convenzionali, invece, sono in grado di rilevare il sesso del nascituro solo a partire dalla decima. Pubblicata dal Journal of the American Medical Association, la ricerca e’ stata condotta da un gruppo di ricercatori del Mother Infant Research Institute del Tufts Medical Center di Boston su circa 6.000 donne. Diana Bianchi, responsabile del team, ha definito i risultati “impressionanti”.

A parere dei medici, questa tipologia di test potrebbe rappresentare una svolta per le donne a rischio di avere bambini con determinate malattie legate al genere; in tal modo potrebbero essere evitate procedure particolarmente invasive, come per esempio l’amniocentesi. Ma lo studio solleva dei timori relativi all’uso dei test finalizzati alla selezione di genere. Anche se non ancora massicciamente prescritto da i medici statunitensi, il test del sangue per rilevare il sesso dei nascituri e’ stato finora venduto online. Le promesse di risultati accurati e in fase precoce hanno indotto i genetisti a fare delle analisi piu’ approfondite. Il test e’ in grado di rilevare il Dna fetale nel sangue della madri. Circa nel 95 per cento dei casi il test si e’ rivelato esatto, ma ovviamente la precisione del test aumenta con l’avanzare della gravidanza. Il test ha implicato l’utilizzo di una procedura di laboratorio chiamata Pcr, in grado di rilevare il materiale genetico presente nel siero: nel caso in cui il cromosoma Y maschile risulta presente nel sangue della madre, allora si tratta di un maschio; se e’ assente, di una femmina. Lee Shulman, capo della genetica clinica presso la Northwestern Memorial Hospital di Chicago, ha detto che il test “non e’ ancora pronto per il debutto”. “Avrei un sacco di difficolta’ – ha inoltre aggiunto – a offrire una prova solo per l’identificazione del genere. Il sesso non e’ un’anomalia”.

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