Medicina Rigenerativa: anche il cuore avrà i suoi ‘pezzi di ricambio’

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Una squadra di ricercatori specializzati in medicina rigenerativa sta provando a far crescere ‘pezzi di ricambio’ del cuore umano.

Si prevede che entro cinque anni potranno essere impiantati sui pazienti. Gli scienziati hanno gia’ realizzato alcuni tessuti del muscolo cardiaco partendo da cellule staminali, ma ora intendono perfezionarli in modo da poter sostituire qualsiasi parte danneggiata nel corso di un arresto cardiaco. “Quando si subisce un attacco di cuore, c’e’ una piccola finestra di tempo nel corso della quale e’ possibile intervenire in modo efficace.

Un intervento particolarmente utile in tal senso potrebbe rivelarsi una patch, un tessuto di piccole dimensioni, in modo da non far progredire l’insufficienza cardiaca”, ha detto il team leader dello studio Ronald Li, direttore del Stem Cell & Regenerative Medicine Consortium della University of Hong Kong. “Abbiamo ora un piccolo tessuto del muscolo cardiaco, ma vogliamo arrivare a imitare molto meglio quel che vediamo nel cuore, il che richiede l’aiuto dell’ingegneria”, ha proseguito Li nel corso di un’intervista alla Reuters. Un organo, o parte di un tessuto, cresciuto a partire dalle cellule staminali di una persona puo’, in generale, essere impiantato chirurgicamente solo in quella stessa persona. Ci sono molti diversi tipi di cellule del cuore. Se per esempio le cellule responsabili per l’elettricita’ non vanno bene, si verificano delle aritmie o dei disturbi del ritmo cardiaco. Il team utilizzera’ linee di cellule staminali embrionali umane per costruire diverse porzioni del muscolo cardiaco. Il team ha in programma di trapiantare prima queste fasce muscolari cardiache nei maiali e, in caso di successo, passare ai test clinici sull’uomo, dove saranno trapiantati parti del cuore cresciute con le cellule staminali del paziente nel corso di circa cinque anni. I ricercatori hanno scelto di utilizzare i maiali perche’ i cuori suini sono anatomicamente e funzionalmente piu’ simili a quelli umani. “Spero che alla fine dei cinque anni avremo una serie di progetti per la realizzazione dei diversi prototipi da testare”, ha concluso Li. Oltre agli scienziati di Hong Kong, il team includera’ anche gli esperti americani della Harvard Stem Cell Institute, del National Institutes of Health (NIH) e del Mount Sinai School of Medicine negli Stati Uniti.

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