In memoria di Pino Cucci (1966 – 2011)
Ciao, Pino.
Ricordi le nostre prime email? La mia grande diffidenza e la tua immensa carica di ottimismo? Io si. Ricordo pure come dalla diffidenza passavo ai brividi ogni volta che leggevo con quanto ottimismo hai caricato sulle tue spalle il peso dello scetticismo di chi non voleva credere a quello che oggi, grazie a te, è non solo uno studio ma una grande speranza di migliorare la propria qualità della vita. Adesso apprendo che sei tra gli angeli, e che è già un mese che i “paladini instancabili” sostenitori della CCSVI nella SM hanno un fratello che non fatica più a camminare perché vola.
Tu che adesso vedi tutti, tu che adesso puoi volare…non dimenticare di mettere una buona parola per chi ti ha amato e ti ama sempre di più. Il distacco è uno stato mentale. Quello che hai fatto e costruito rimarrà per sempre.
Grazie per tutta l’amicizia che mi hai dato, per la fiducia, gli appunti, le perplessità che insieme abbiamo condiviso. Grazie da una persona che di te ha l’immagine più bella che si possa avere. Resta tra noi, non importa se non potrai più scrivere, perché potremo sempre leggerti.
Addio, ma solo da questa terra.
Un tuo amico
Salvo Franchina