SLA: studio Italia-USA trova nuovo gene, principale responsabile

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GGGGCC

E’ stato identificato un nuovo gene, principale responsabile della Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA – Morbo di Lou Gehrig) familiare e sporadica.

Da circa 10 anni i laboratori di tutto il mondo stavano tentando di identificare il gene di cui era nota la localizzazione a livello del cromosoma 9. Lo studio e’ stato pubblicato oggi sulla rivista Neuron, la piu’ importante rivista scientifica internazionale nel campo della Neurologia.
Allo studio hanno collaborato il Laboratorio di Neurogenetica del National Institutes of Health (Bethesda, USA, diretto dal dottor Bryan J. Traynor); il centro SLA del dipartimento di Neuroscience dell’ospedale Molinette di Torino, diretto dal professor Adriano Chio’; il laboratorio di Genetica Molecolare dell’ospedale OIRM Sant’Anna di Torino, diretto dalla dottoressa Gabriella Restagno; il centro SLA dell’Universita’ Cattolica del Sacro Cuore di Roma, diretto dal professor Mario Sabatelli; il centro SLA dell’Universita’ di Cagliari, diretto dal dottor Giuseppe Borghero. Lo studio ha analizzato 268 casi familiari di SLA americani, tedeschi e italiani e 402 casi familiari e sporadici di SLA finlandesi, e ha permesso di scoprire che il 38% dei casi familiari e circa il 20% di quelli sporadici erano portatori di un’alterazione del gene c9orf72.

L’alterazione identificata consiste in un’espansione esanucleotidica (GGGGCC) a livello del primo introne del gene.
La frequenza di pazienti SLA portatori di questa mutazione e’ circa doppia di quella del gene SOD1, il primo gene identificato della SLA nel 1993. Non e’ ancora chiaro quale sia il meccanismo attraverso cui il gene c9orf72 causi la SLA. La proteina c9orf72 ha di solito una sede nucleare, mentre nella forma mutata si localizza prevalentemente in sede citoplasmatica. Cio’ indica che un’alterata localizzazione della proteina potrebbe essere alla base del suo malfunzionamento. Inoltre, l’espansione esonucleotidica determina un’alterazione della trascrizione del DNA sequestrando proteine e RNA normali coinvolti nella regolazione della trascrizione stessa. Fondamentale per il successo della ricerca e’ stato l’apporto del consorzio italiano per lo studio della genetica della SLA (ITALSGEN), che riunisce 14 centri universitari e ospedalieri italiani che si sono uniti per la lotta contro la SLA. Lo studio e’ stato finanziato dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), dalla Fondazione Vialli e Mauro per la SLA e dal ministero della Salute (ricerca finalizzata).

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