Alzheimer: farmaco contro ipertensione ritarda la comparsa dei sintomi e non solo
Un farmaco usato comunemente per combattere l’ipertensione potrebbe ritardare la comparsa dei sintomi dell’Alzheimer e addirittura dimezzare il rischio di contrarre questa patologia.
La ricerca, frutto del lavoro di un gruppo di scienziati dell’Universita’ di Bristol, e’ stata pubblicata sulla rivista Journal of Alzheimer’s Disease.
Vagliando dati anonimi relativi a 10 milioni di pazienti britannici, gli studiosi hanno scoperto che gli ultrasessantenni che avevano assunto nei precedenti 10 anni farmaci contro l’ipertensione che avevano come bersaglio il sistema renina-angiotensina avevano il 50 per cento di probabilita’ in meno di ammalarsi di Alzheimer e il 25 per cento di probabilita’ in meno di soffrire di forme di demenza vascolare rispetto agli altri pazienti che invece prendevano medicine anti-ipertensive di altro genere.
Il sistema renina-angiotensina regola la pressione sanguigna e la fluidita’ del sangue. Secondo gli scienziati questi risultati, ancora preliminari, potrebbero indicare che gli effetti di questi farmaci non riguardano solo un mero abbassamento della pressione ma si estendono fino a comprendere altre alterazioni biochimiche. Il gruppo di studiosi ha pero’ precisato che saranno necessari ulteriori approfondimenti clinici per confermare in via definitiva questa importante scoperta.