Donne “over 50”: fratture al femore killer quanto tumori del seno
“Per le donne dopo i 50 anni, il rischio di decesso a causa di una frattura di femore è pari a quello da tumore al seno e quattro volte superiore a quello dell’endometrio.
In Italia, ogni anno, si verificano oltre 80.000 fratture di femore da osteoporosi, con una netta prevalenza (72%) nelle donne. Le fratture, infatti, sono conseguenza della fragilità ossea causata dall’osteoporosi”. Questo l’allarme degli esperti di “Stop alle Fratture”, una Campagna informativa indirizzata alle donne over 65 in occasione della Giornata mondiale dell’osteoporosi.
Proprio a causa dell’osteoporosi, le ossa si rompono per traumi banali che in condizioni di normalità non avrebbero creato alcun problema. A seguito della lesione, “la frattura femorale viene trattata chirurgicamente, ma la sua vera causa, ovvero la fragilità ossea, spesso non viene curata, con il rischio di nuove fratture. Tra l’altro – si legge ancora nel comunicato di ‘Stop alle Fratture’ – è importante ricordare che in 7 casi su 10 la frattura di femore è successiva a fratture vertebrali non diagnosticate, a volte scambiate per semplici ‘mal di schiena’”.
Gli esperti ribadiscono inoltre che “un Rx del rachide dorsale e lombare (cioè una radiografia della colonna vertebrale) è utile per prevenire ulteriori fratture da fragilità”. “In caso di frattura del collo del femore in donne sopra i 50 anni – spiega infatti Silvia Migliaccio, a nome del Comitato scientifico della campagna – è fondamentale eseguire, oltre agli esami di routine per la diagnosi di osteoporosi quali la Moc (mineralometria ossea computerizzata), soprattutto una radiografia del rachide dorsale e lombare, per mettere in evidenza la presenza di fratture delle vertebre. Trascurare la diagnosi e la cura della patologia scheletrica, significa perdere un’importantissima opportunità per prevenire ulteriori fratture del femore”. La Campagna “Stop alle Fratture” è un progetto educazionale integrato, firmato da 5 tra le principali Società scientifiche che operano nel campo delle malattie metaboliche dell’osso: Siommms (Società italiana dell’osteoporosi, del metabolismo minerale e delle malattie dello scheletro), Siot (Società italiana di ortopedia e traumatologia), Sir (Società italiana di reumatologia), Ortomed (Società italiana di ortopedia e medicina) e Gisoos (Gruppo italiano di studio in ortopedia dell’osteoporosi severa). Su www.stop-alle-fratture.it diversi specialisti spiegano che cosa sia la fragilità ossea, da cosa sia causata e quali siano i principali fattori di rischio.