L’impatto dell’epigenetica sui disturbi neuropsichiatrici

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Epigenetica

Le malattie neuropsichiatriche come la schizofrenia e il disturbo bipolare sono influenzate dai processi epigenetici, è quanto dimostra una nuova ricerca condotta nel Regno Unito.

Presentato sulla rivista Human Molecular Genetics, questo studio ha analizzato le differenze epigenetiche di tutto il genoma in casi di gemelli affetti da psicosi. I risultati potrebbero portare a nuovi metodi di cura. La ricerca è stata finanziata in parte dallo studio EUTWINSS (“European twin study network on schizophrenia”) che ha ricevuto un contributo di formazione per la ricerca Marie Curie del valore di 2,4 milioni di euro nell’ambito del Sesto programma quadro (6° PQ) dell’UE.

Studi precedenti hanno collegato i cambiamenti epigenetici nel cervello a vari processi biologici e cognitivi come la neurogenesi, la dipendenza dalle droghe e la neurodegenerazione. I ricercatori hanno anche identificato come i cambiamenti genetici nel cervello possono avere un ruolo nello spettro dei disturbi psichiatrici come la psicosi.

Nella prima analisi completa delle differenze dell’acido deossiribonucleico (DNA) legate a malattie nei gemelli discordanti per schizofrenia e disturbo bipolare, i ricercatori dell’Istituto di psichiatria del King’s College di Londra nel Regno Unito non hanno scoperto cambiamenti nella metilazione globale del DNA tra gemelli affetti e non affetti. Hanno però trovato un legame tra le differenze dei gemelli in loci specifici del genoma.

“Il nostro modello sperimentale senza ipotesi ci ha permesso di identificare le differenze di metilazione del DNA legate a malattie in loci non precedentemente coinvolti nelle malattie psichiatriche, ma abbiamo trovato anche prove di differenze di metilazione del DNA in geni precedentemente coinvolti nelle psicosi,” scrivono gli autori dell’articolo. “L’analisi dei percorsi dei loci principali ha messo in luce un significativo aumento del dissesto epigenetico verso le reti e i percorsi biologici rilevanti per le malattie psichiatriche e lo sviluppo neurologico. In generale, i nostri dati forniscono ulteriori prove che le differenze di metilazione del DNA hanno un ruolo nell’eziologia sia della schizofrenia che del disturbo bipolare.”

I risultati ottenuti suggeriscono che sebbene il 70% dei casi di schizofrenia e disturbo bipolare siano ereditari, la concordanza della malattia tra coppie di gemelli è lontana dal 100%. Questo mostra che fattori non-genetici sono coinvolti nell’insorgenza della malattia.

“Abbiamo studiato un gruppo di 22 coppie di gemelli non identici, quindi 44 soggetti in tutto, uno dei più grandi studi sui gemelli mai realizzato per malattie complesse,” dice il dott. Jonathan Mill dell’Istituto, autore principale dello studio. “In ogni coppia di gemelli, uno aveva la schizofrenia o il disturbo bipolare. Poiché sappiamo che i gemelli sono geneticamente identici, possiamo escludere le cause genetiche della malattia nei gemelli che ne sono affetti – lo scopo del nostro studio era analizzare le variazioni epigenetiche legate a questi disturbi.”

Secondo i ricercatori, c’è un collegamento tra i meccanismi epigenetici e i cambiamenti ereditari, ma reversibili, nell’espressione genetica. Precisiamo comunque che non avvengono cambiamenti nella sottostante sequenza del DNA. Questo è provocato attraverso cambiamenti della metilazione del DNA e della struttura della cromatina.

“I nostri risultati suggeriscono che non sono importanti solo le variazioni genetiche,” dice il dott. Mill. “Le differenze epigenetiche osservate potrebbero fornirci informazioni sulle cause della schizofrenia e del disturbo bipolare, visto che alcune alterazioni erano specifiche di una delle malattie. I processi epigenetici sono potenzialmente reversibili, il che significa che la nostra ricerca potrebbe aprire nuove vie per lo sviluppo di farmaci curativi innovativi.”

Per maggiori informazioni, visitare:

Human Molecular Genetics:
http://hmg.oxfordjournals.org/

Istituto di psichiatria presso il King’s College di Londra:
http://www.kcl.ac.uk/iop/index.aspx

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