Pediatria: allarme obesità, un bambino su tre è sovrappeso

In Italia un bambino su tre e’ obeso, condizione che “rappresenta una seria minaccia e se associata ad altre complicanze come il fegato grasso, l’ipertensione, l’iperglicemia o l’abuso di alcol sin da giovanissimi, puo’ significare vedere le proprie aspettative di vita ridotte di 15 anni”.

“Nel nostro Paese – prosegue Nobili – si stima circa un milione di bambini con fegato grasso, ai quali vanno aggiunti quelli con sindrome metabolica (quindi a rischio di infarcire il fegato di grasso) e i bambini obesi, esposti allo stesso identico rischio”. La risultante di questo processo, ha osservato l’esperto, “sara’ una sensibile riduzione della spettanza di vita, un impennarsi della spesa sanitaria per le cure richieste da questa patologia e un numero sempre piu’ grande di adolescenti col fegato compromesso che saranno adulti malati e quindi ancor piu’ bisognosi di cure mediche”. Se per la vastita’ e la rapida crescita del fenomeno, l’obesita’ associata ai problemi del fegato e’ una delle cause di morte precoce, al tempo stesso e’ una condizione prevenibile: “Unendo gli sforzi di istituzioni e pediatri – conclude l’esperto del Bambino Gesu’ – si puo’ far si che nelle scuole vengano proposti menu’ ad hoc ricchi anche di pesce che agisce come una sorta di ‘sgrassante’ naturale per il fegato; si possono promuovere stili di vita salutari, spostamenti a piedi e attivita’ fisica individuando spazi adeguati”.