Tabagismo: un esame del sangue svelerà quanto è a rischio il cuore di ciascun fumatore

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Un semplice esame del sangue potrebbe essere in grado di fornire il livello di tossicita’ polmonare di un fumatore e il rischio di contrarre una malattia cardiaca. Lo hanno scoperto alcuni ricercatori della UT Southwestern Medical Center di Dallas.

Negli Stati Uniti quasi un adulto su cinque e’ un fumatore e, stando ai dati forniti dal Centers for Disease Control and Prevention, le spese mediche legate al fumo e alla perdita di produttivita’ superano i 167 miliardi dollari ogni anno.

Un team di ricercatori guidati da Anand Rohatgi, docente di Medicina interna presso la UT Southwestern e co-autore dello studio pubblicato sulla rivista Arteriosclerosis, Thrombosis, and Vascular Biology, una pubblicazione della American Heart Association, ha ora scoperto che i livelli di una proteina del polmone presente nel sangue dei fumatori potrebbe indicare il loro rischio di accumulo di placche nei vasi sanguigni. “Siamo vicini alla possibilita’ di avere un esame del sangue per aiutare a misurare con precisione gli effetti correlati al fumo che contribuiscono alle malattie cardiache ed aterosclerotiche”, ha detto Rohatgi. “Il fumo – ha aggiunto – e’ uno dei maggiori fattori che contribuiscono allo sviluppo di malattie cardiache”. I fumatori sono gravemente esposti al rischio di infarto, ictus e morte per malattie cardiache, ma il rischio varia da individuo a individuo. Prima di questo studio non era mai stata ventilata la possibilita’ di poter misurare gli effetti del fumo a proposito del rischio di malattie cardiache attraverso un semplice esame del sangue. I ricercatori hanno determinato l’importo nella circolazione polmonare di una proteina (SP-B) presente nelle cellule del polmone danneggiato in piu’ di 3.200 partecipanti (di eta’ compresa tra i 30 e i 65 anni) al Dallas Heart Study. Il Dallas Heart Study e’ stata un’indagine innovativa su malattie cardiovascolari che per la prima volta ha coinvolto piu’ di 6.100 residenti della contea di Dallas, i quali hanno fornito campioni di sangue e si sono sottoposti a scansioni di vasi sanguigni con la risonanza magnetica e la tomografia computerizzata. I ricercatori hanno scoperto che i fumatori che avevano piu’ alti livelli di SP-B erano anche maggiormente esposti al rischio di accumulo di placca nell’aorta – la piu’ grande arteria del corpo, con rami che conducono al bacino, all’addome e alle gambe. Il test e’ ancora in fase di valutazione e non e’ disponibile per uso commerciale. “Il prossimo passo – ha detto il dottor Rohatgi – e’ quello di indagare se la SP-B causa l’aterosclerosi o e’ semplicemente un marker della malattia, e per determinare se livelli decrescenti di SP-B possono essere valutati come segnali di miglioramento del decorso di talune malattie cardiache” .

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