Convegno “Diritto alla Salute nelle Persone con Sclerosi Multipla” Problematiche attuali e prospettive future
Roma, 30 novembre 2011 – Grande partecipazione di pubblico al convegno che si è svolto oggi a Roma sul “Diritto alla Salute nelle Persone con Sclerosi Multipla: problematiche attuali e prospettive future”, organizzato dal Professor Carlo Pozzilli – Responsabile del “Centro per la Sclerosi Multipla” dell’Ospedale Sant’Andrea. L’incontro, rivolto ai pazienti affetti da Sclerosi Multipla, ha affrontato le nuove prospettive nella cura della SM, anche alla luce delle difficoltà economiche di questo particolare periodo, che rischiano di privare i pazienti delle terapie e dell’assistenza necessarie.
Sotto il profilo delle opportunità terapeutiche – per le quali emerge sempre più la partecipazione consapevole delle persone con sclerosi multipla nella scelta delle terapie da affrontare – è stato illustrato il panorama sia delle terapie attuali a base di interferone, sia quelle orali che verranno messe in commercio in futuro e che rappresentano un passo in avanti rispetto a quelle somministrate per via iniettiva: si spera che in tal maniera possa migliorare l’aderenza al trattamento, requisito fondamentale di un trattamento cronico come quello richiesto nella SM.
Se la disponibilità di cure sempre più efficaci è indispensabile per rallentare la progressione della malattia, molto altro – è stato sottolineato – può essere fatto dal personale sanitario per migliorare la qualità di vita dei pazienti. A questo riguardo sono stati illustrati i progetti scientifici attualmente in corso nel Lazio in ambito riabilitativo – dalla riabilitazione dell’equilibrio, a quella cognitiva – che vengono condotti grazie alla collaborazione di numerosi ricercatori dell’Ospedale Sant’Andrea e di colleghi di altri importanti Centri Sclerosi Multipla, quali il Dottor Claudio Gasperini dell’Ospedale San Camillo e la Professoressa Ada Francia del Policlinico Umberto I. “I disturbi dell’equilibrio predispongono i pazienti a frequenti cadute accidentali e i disturbi cognitivi, caratterizzati da deficit di attenzione e concentrazione e “fatica” mentale, sono molto frequenti nella SM” – ha dichiarato il Professor Carlo Pozzilli – “le difficoltà sempre crescenti nel trovare un’adeguata risposta nelle strutture riabilitative locali ha spinto i ricercatori verso soluzioni alternative che prevedono programmi riabilitativi a domicilio con l’ausilio di strumenti (balance board e brain training della Nintendo) che permettono di migliorare le proprie prestazioni e nello stesso tempo sono in grado anche di divertire chi li pratica”.
Grande interesse ha suscitato anche il tema dell’Insufficienza Vascolare Cronica Cerebro-Spinale (CCSVI) e l’approccio terapeutico proposto dal Prof. Zamboni dell’Università di Ferrara. In particolare la Dottoressa Giovanna Borriello dell’Ospedale S.Andrea ha illustrato i risultati di uno studio di prevalenza della CCSVI in adolescenti affetti da SM e risultati preliminari ottenuti in un gruppo di pazienti sottoposti ad intervento di angioplastica quale trattamento elettivo della CCSVI. I risultati del questionario a cui sono stati sottoposti i pazienti circa 4 mesi dopo l’intervento, evidenziavano che solo 1/4 dei pazienti ha presentato un beneficio sui sintomi di tipo permanente, mentre i restanti 2/3 dei pazienti indicavano di non aver riscontrato alcun beneficio o una risposta positiva che pero si perdeva dopo le prime settimane dal trattamento. Quest’ultimo effetto caratterizzato da una perdita del beneficio nel tempo è stato messo in relazione alla frequente re-stenosi delle vene giugulari o azygos, reperto già descritto dallo stesso Prof. Zamboni.
Drammaticamente giustificata, è stato infine rilevato, la preoccupazione dall’attuale situazione economica, che potrebbe comportare pesanti restrizioni nell’erogazioni di farmaci innovativi e di servizi e ricoveri in strutture di riabilitazione. Nella Regione Lazio, ad esempio, sono circa 5.000 le persone colpite da Sclerosi Multipla, con età media intorno ai 30 anni, che rischiano di subire le conseguenze di tali restrizioni. Pertanto, nel corso dell’incontro è stato chiesto alle autorità competenti di creare percorsi privilegiati per quanto riguarda l’assistenza in ambito psicologico e riabilitativo, tali da supportare in modo adeguato i Centri Sclerosi Multipla della Regione e soddisfare così le necessità di questa parte di popolazione bisognosa di cure e maggiore attenzione.
In Italia la Sclerosi Multipla colpisce più di 50 mila persone, con età media di insorgenza per lo più intorno ai trent’anni e rappresenta la prima causa di invalidità di origine neurologica nel giovane adulto.