Infarto: cura con staminali ricavate dal cuore infartuato

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cardiomiociti

Le cellule staminali ottenute dal cuore di pazienti affetti da scompenso cardiaco sono state utilizzate per la prima volta per riparare il tessuto cardiaco degli stessi individui.

La notizia arriva dalle pagine di Lancet, che ha pubblicato i risultati di uno studio dei ricercatori dell’Università di Louisville e dell’Harvard Medical School di Boston (Stati Uniti) guidati dall’italiano Roberto Bolli. La sperimentazione, inizialmente progettata per verificare la sicurezza della procedura (su 23 volontari), ha svelato che la somministrazione delle staminali migliora la capacità del cuore di pompare il sangue.

Lo studio ha previsto di prelevare un campione di tessuto cardiaco durante un’operazione di bypass. A partire da questo i ricercatori hanno ottenuto circa 2 milioni di cellule staminali per ogni paziente che, 100 giorni dopo l’intervento, sono state iniettate nell’individuo da cui provenivano.

Nei quattro mesi successivi solo negli individui che hanno ricevuto il trattamento la percentuale di sangue pompata da una delle porzioni del cuore – il ventricolo sinistro – è passata dal 30,3% al 38,5%, mentre l’area infartuata è diminuita di 7,8 grammi nei primi 4 mesi e di 9,8 grammi dopo un anno.

Secondo gli autori i risultati ottenuti suggeriscono che questo approccio potrebbe “ridurre l’entità dell’infarto in pazienti con scompenso cardiaco dopo infarto del miocardio”. Le fasi successive della sperimentazione dovrebbero partire nel 2012. (ASCA)

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