Malformazione globuli rossi: si appronta un test rapido
L’analisi può essere effettuata evidenziando la “firma” del fenomeno di diffusione della luce che lambisce le cellule
Una deformazione a carico dei globuli rossi è un segno di patologie gravi, come la malaria o alcune forme di anemia. Finora l’unico modo per accertare se un globulo rosso avesse la forma corretta era quello di osservarlo singolarmente al microscopio, con una procedura spesso lunga per il patologo che la effettuava.
Ora i ricercatori dell’Università dell’Illinois a Urbana-Champaign (UIUC) hanno messo a punto una tecnica, descritta sulle pagine della rivistaBiomedical Optics Express, che permette di valutare la forma corretta di un globulo rosso in pochi secondi, analizzando la luce diffusa da centinaia di cellule considerate contemporaneamente.
Un globulo rosso normale, com’è noto, appare come un bottone schiacciato al centro; nei globuli rossi in condizioni di stress, le due concavità possono apparire più pronunciate oppure non presentarsi affatto. Gli studiosi dell’UIUC sono partiti dall’ipotesi che illuminando un campione di sangue con radiazione di tipo opportuno e analizzando lo schema di diffusione avrebbero potuto ottenere una “firma” caratteristica da cui risalire al tipo di cellula considerata e in particolare da cui diagnosticare eventuali anomalie della forma.
Ma le interazioni radiazione-cellule erano troppo complicate per poterle analizzare con i metodi matematici usuali: così ci si è rivolti all’approssimazione di Born, una regola che viene utilizzata quando l’oggetto di interesse è piccolo e trasparente.
Utilizzando poi un metodo sviluppato dallo stesso gruppo tre anni fa, denominato FTLS (Fourier Transform Light Scattering), si è riusciti a trovare che lo schema di diffusione variava notevolmente con il diametro e con la profondità della concavità della cellula.
Combinando queste due metodiche il gruppo dell’UIUC è riuscito a calcolare quale potesse essere la firma della diffusione delle cellule sane e a identificarle in un campione ematico, aprendo la strada allo sviluppo di un test accurato in grado di diagnoticare vari tipi di anemia.