Mini-ictus riducono le aspettative di vita fino al 20 percento

Un ‘mini-ictus’, un attacco ischemico transitorio (TIA) puo’ abbassare l’aspettativa di vita del 20 per cento, secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista Stroke.

Hanno raccolto i dati dei Registri di morte per l’area fino a giugno 2009 e i tassi di mortalita’ rispetto alla popolazione generale. Eta’ media era 78 anni per i pazienti di sesso femminile e 73 per i pazienti di sesso maschile, 23,9 per cento aveva meno di 65 e 19,4 per cento erano di eta’ superiore agli 85. A un anno dopo il ricovero, il 91,5 per cento dei pazienti con TIA erano ancora in vita, rispetto al 95 per cento di sopravvivenza atteso nella popolazione generale. A cinque anni, la sopravvivenza dei pazienti TIA era del 13,2 per cento inferiore alle previsioni: il 67,2 per cento era ancora in vita, contro una sopravvivenza attesa del 77,4 per cento. Alla fine dello studio, con i suoi nove anni di marchio, la sopravvivenza dei pazienti TIA e’ stata del 20 per cento inferiore al previsto. L’effetto del TIA sui pazienti di eta’ inferiore ai 50 anni e’ minimo, ma ha ridotto significativamente l’aspettativa di vita nelle persone di eta’ superiore ai 65 anni. La ricerca ha previsto un focus anche sull’incidenza degli altri rischi per la salute rispetto alla popolazione comune: l’insufficienza cardiaca e’ risultata associata ad un rischio di morire 3,3 volte maggiore; la fibrillazione atriale al doppio pericolo di decesso.