Allarme fumo passivo: grossa percentuale eventi asmatici nei bambini causato da fumo genitori

Piu’ della meta’ dei bambini italiani vive in famiglie in cui almeno uno dei genitori e’ fumatore, e lo paga a caro prezzo: si stima che il 15% dei casi di asma tra i bambini e i ragazzi sia attribuibile proprio al fumo dei genitori.

Nei bambini l’esposizione ad alcuni inquinanti indoor si associa a un maggiore rischio di irritazioni, sintomi respiratori acuti, iper-reattivita’ bronchiale, infezioni respiratorie e sensibilizzazione allergica. L’esposizione a fumo di tabacco ambientale, formaldeide e altri composti organici volatili, singolarmente o in miscele, e’ stata associata a un’aumentata prevalenza di sintomi respiratori, suggestivi di asma o diagnosi di asma, in ambito sia domiciliare sia lavorativo. Gli acari della polvere, i derivati di animali domestici e alcuni microrganismi, come funghi e spore, rappresentano le principali fonti di allergeni indoor. L’inalazione di tali allergeni puo’ indurre, in soggetti sensibilizzati, una rapida risposta infiammatoria, mentre ripetute esposizioni nel tempo possono causare l’insorgenza di asma bronchiale. Anche la presenza di macchie di umidita’ o di muffa nella camera dove il bambino dorme aumenta il rischio di sintomi asmatici. Un piccolo aumento di rischio di malattie respiratorie e’ stato riscontrato in bambini la cui abitazione e’ riscaldata con combustibili ad alto potenziale inquinante (legna, carbone, gas in bombole). E’ emersa, infine, una differenza di frequenza della malattia respiratoria tra i bambini che vivono in strade ad alto traffico di mezzi pesanti e quelli che vivono invece in strade lontane dal traffico. Coloro che vivono in prossimita’ di scarichi diesel hanno una maggiore frequenza di sintomi respiratori e di asma.