Artroplastica: decorso post-operatorio preferito con terapia acquatica
Nonostante il crescente ricorso a interventi come l’artroplastica totale dell’anca (THA) e l’artroplastica totale del ginocchio (PTG), non si e’ ancora raggiunto un’opinione condivisa sul trattamento ottimale postoperatorio. La terapia acquatica, tra le altre. e’ quella che ha dimostrato di avere un effetto benefico, ed e’ generalmente iniziata due settimane dopo l’intervento chirurgico, a ferita guarita. Secondo un nuovo studio pubblicato sugli Archives of Physical Medicine and Rehabilitation la terapia acquatica dovrebbe essere avviata gia’ 6 giorni dopo la PTG per produrre risultati migliori, mentre dovrebbe essere avviata una settimana piu’ tardi nel caso di PTA.
“Questo studio dimostra che i tempi delle fisioterapie, come la terapia acquatica, hanno effetti clinicamente rilevanti dopo PTG”, ha detto Thoralf Liebs R., ricercatore presso il Dipartimento di Chirurgia Ortopedica dell’Universita’ di Schleswig-Holstein di Kiel, in Germania.
“Il nostro e’ uno dei pochi studi che dimostrano un effetto clinicamente rilevante sulla qualita’ della vita dopo PTG di un fattore che puo’ essere influenzato dal professionista sanitario. L’intervento e’ semplice da gestire e richiede un limitato impegno aggiuntivo del sanitario”. Nello studio alcuni pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere la terapia acquatica con inizio o 6 giorni o 14 giorni dopo l’intervento. In entrambi i gruppi, la terapia e’ durata 30 minuti, tre volte alla settimana, fino alla quinta settimana post-operatoria. La funzione fisica, il dolore e la rigidita’ sono stati valutati 3, 6, 12 e 24 mesi dopo la procedura. Dopo l’artroplastica dell’anca, tutte le misure a ogni follow-up sono risultate migliori nei pazienti che hanno iniziato la terapia acquatica dopo che la ferita era guarita. Al contrario, tutti i risultati medi sono stati migliori nel gruppo che ha iniziato la terapia 6 giorni dopo artroplastica del ginocchio. “THA ha un alto tasso di soddisfazione dei pazienti, e i pazienti riferiscono una migliore qualita’ della vita dopo la procedura. In questi casi interventi aggiuntivi, come l’inizio della terapia acquatica, non possono portare a un grosso miglioramento”, ha ipotizzato Liebs. “Dopo PTG, i pazienti sono meno soddisfatti, per cui l’intervento aggiuntivo ha un effetto maggiore”.