Pacemaker cerebrale italiano: brevetti USA ed EU

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Un pacemaker intelligente dopo diversi anni di ricerche congiunte tra Fondazione Ca’Granda Policlinico e Università degli Studi di Milano, è stato brevettato come strumento per la gestione della malattia di Parkinson anche negli Stati Uniti.Dal 2005 un’equipe di ricercatori della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico e dell’Università degli Studi di Milano, diretta dal prof. Alberto Priori, sta lavorando a questa nuova strategia terapeutica di stimolazione elettrica cerebrale in grado di adattarsi istante per istante ai sintomi della malattia di Parkinson, fornendo un trattamento sempre adatto alle esigenze del paziente. L’invenzione, che ha ottenuto il brevetto anche in Europa, è costituita da uno stimolatore collegato a elettrodi impiantati in strutture cerebrali al di sotto della corteccia che, misurando l’attività dei neuroni, consentono di monitorare le condizioni del paziente, guidando il pacemaker stesso a dare il giusto stimolo al cervello. Grazie a questa invenzione, per la prima volta, sarà possibile sintonizzare l’attività cerebrale alle necessità del paziente, rendendolo in grado di portare a termine le sue normali attività quotidiane con un miglioramento sensibile della qualità di vita sua e dei suoi familiari. Per accompagnare lo sviluppo e la commercializzazione di questa promettente tecnologia, nel 2008 era stato costituito lo spin-off Newronika, istituito con la partecipazione congiunta di Fondazione IRCCS Ca’Granda Ospedale Maggiore Policlinico e Università degli Studi di Milano. La conferma delle potenzialità della tecnologia e degli strumenti utilizzati arriva ora dagli Uffici brevetti europeo e statunitense che concedendo i relativi brevetti (European Pat. EP 1940508 e U.S. Pat. n°. 8.078.281) hanno riconosciuto questa invenzione come realmente innovativa nell’ambito delle terapie neuro-modulatorie.

Si aprono quindi importanti prospettive per una applicazione potenzialmente in grado di rivoluzionare il campo della terapia del Parkinson e anche di altre gravi patologie neurodegenerative. Il nuovo Pacemaker Cerebrale adattativo si inserisce in un mercato nato già da qualche anno, quello della stimolazione cerebrale profonda (DBS), il cui leader mondiale è Medtronic. Il nuovo pacemaker, infatti, potrà essere adottato da tutti i pazienti indicati per trattamento con DBS e anche per quelli che hanno già un impianto DBS di vecchia generazione, in quanto l’invenzione si può adattare alla tecnologia precedente. Le potenzialità commerciali sono molto ampie e in crescita. Basti pensare che, solo negli Stati Uniti, i malati di Parkinson che possono beneficiare del trattamento con DBS sono circa il 20% del totale, stimato in circa 500.000, mentre sono circa 60.000 all’anno i nuovi casi, con costi di impianto che si aggirano intorno ai 30.000 dollari.

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