Aterosclerosi: accumulo di materiale grasso nelle arterie

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I ricercatori del NYU Langone Medical Center (New York) hanno scoperto una delle principali cause di aterosclerosi, l’accumulo di materiale grasso in un’arteria.

Lo studio, pubblicato on line da Nature Immunology, illustra come i macrofagi, cellule che causano diversi tipi di malattia e che si accumulano nelle arterie, contribuiscono allo sviluppo di questa specifica patologia. Kathryn J. Moore, ricercatrice nella struttura, ha spiegato: “Abbiamo scoperto che i macrofagi accumulati nelle placche secernono una molecola chiamata netrina-1. Il nostro studio mostra che questa molecola blocca la normale migrazione dei macrofagi fuori delle arterie, provocando cosi’ queste cellule ad accumularsi e a promuovere la progressione dell’aterosclerosi”.

I macrofagi sono inviati nelle arterie da parte del sistema immunitario con il compito di ripulirle dal colesterolo. Tuttavia, quando si accumulano possono dare una risposta dannosa e provocare una reazione infiammatoria. I macrofagi si gonfiano, infatti, fino a diventare una componente della placca depositata nelle pareti delle arterie. Fino a ora il motivo per cui i macrofagi erano cosi’ abbonanti nelle arterie era sconosciuto. Gli esperimenti dimostrano che l’eliminazione genetica della netrina-1 comporta una riduzione dei macrofagi nella placca arteriosa, riducendo al minimo il rischio di aterosclerosi. Lo studio svolto al Langone Medical Center si e’ concentrato sul controllo dei movimenti dei macrofagi all’interno e all’esterno delle placche utilizzando una tecnica di monitoraggio a fluorescenza. “Il nostro studio – ha spiegato Janine M. van Gils, autore principale dello studio – identifica la netrina-1 come nuovo bersaglio per futuri interventi terapeutici per il trattamento di aterosclerosi e malattie cardiovascolari. Questa scoperta fornisce nuovi indizi per aiutare a ridurre la quantita’ di placca nelle arterie e la minaccia di aterosclerosi, una delle principali cause di mortalita’ nei Paesi occidentali. Lo sviluppo di una nuova strategia per diminuire l’accumulo dei macrofagi nella placca offre grandi promesse per ridurre l’occorrenza di eventi cardiaci fatali”.

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