Attività fisica: come influisce sulla concentrazione e la qualità del sonno

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Due ore e mezza di attività fisica a settimana, da moderata a intensa a seconda dell’età, aiutano a dormire meglio e incrementano i livelli di attenzione durante il giorno. È quanto hanno scoperto i ricercatori statunitensi della Oregon State University, secondo cui effettuare ogni settimana 3 allenamenti da 50 minuti l’uno, o correre per 30 minuti 5 volte a settimana – come previsto dalle linee guida statunitensi per il benessere cardiovascolare – migliora non solo la salute del cuore.

Lo studio, pubblicato su Mental Health and Physical Activity, ha visto coinvolti 2.600 uomini e donne tra i 18 e gli 85 anni. Dopo aver aggiustato i dati raccolti valutando anche altri fattori come lo stato di salute generale, l’obesità, l’abitudine al fumo e la presenza di altre patologie, i ricercatori hanno messo in evidenza che 150 minuti di attività fisica a settimana sono in grado di migliorare fino al 65% la qualità del sonno e di ridurre i livelli di sonnolenza durante il giorno, di diminuire del 68% la probabilità di avere crampi alle gambe durante il sonno e di abbassare del 45% le difficoltà di concentrazione nei momenti di stanchezza.

Come spiega Brad Cardinal, uno degli autori dello studio, nei soli Stati Uniti il 35-40% della popolazione ha problemi ad addormentarsi o di sonnolenza diurna: «Sembra che l’attività fisica prevista nelle linee guida per la salute cardiovascolare abbia un effetto propulsore anche in altre aree della salute. Sempre più spesso prove scientifiche mettono in evidenza che un regolare movimento possa servire come rimedio non farmaceutico per migliorare il sonno».

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