Contro il cancro al colon, frutta e verdura

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Le proprietà della Luteolina contenuta in frutta e verdura può avere effetti antinfiammatori e ridurre il rischio di cancro all’intestino


Nei Paesi occidentali, il cancro del colon è considerato la seconda causa di morte per tumore. La prevenzione diventa in questo caso non solo una delle armi migliori per combattere questa temibile malattia, ma è la soluzione migliore e più facile da mettere in atto.

Un aiuto in questo senso lo possiamo trovare in frutta e verdura che contengono una sostanza chiamata Luteolina, un flavonoide con spiccate proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e, potenzialmente, anticancro.
Diversi studi in laboratorio ne hanno attestato queste proprietà, tuttavia altri studi epidemiologici non sono stati così determinanti nell’affermare che la Luteolina possa essere così potente.
Tra i primi e i secondi, si inserisce ora un nuovo studio pubblicato su BMC Gastroenterology che mostra come la Luteolina sia in grado di inibire l’attività delle vie di segnalazione cellulare (IGF e PI3K) note per il ruolo che esercitano nello sviluppo del tumore da parte delle cellule cancerose del colon.

I ricercatori coreani guidati dal professor Jung Han Yoon Park del Department of Biomedical Science, Catholic University di Daegu, già sapevano che le cellule tumorali del colon presentano livelli elevati di IGF-II, rispetto ai tessuti normali del colon. Così hanno voluto valutare gli effetti della Luteolina su questo processo.
I risultati ottenuti hanno permesso di scoprire che la Luteolina era in grado di bloccare la secrezione di IGF-II da parte delle cellule del cancro del colon e, in sole due ore, ha diminuito la quantità di recettori (IGF- IR), proteino-precursori.
In sostanza, ciò che hanno appurato i ricercatori coreani è che il flavonoide Luteolina riesce a bloccare le vie di segnalazione attivata dall’IGF-I e porta alla morte delle cellule cancerose.

«Il nostro studio, che mostra come la luteolina interferisce con la segnalazione cellulare nelle cellule tumorali del colon, è un passo avanti nella comprensione di come funziona questo flavonoide – spiega il professor Park – Una comprensione più completa dei risultati in vivo è essenziale per determinare come questo si possa sviluppare in un efficace agente chemiopreventivo».
Se dunque questo flavonoide è contenuto in forma naturale nella frutta e verdura, al di là degli studi condotto per valutarne gli effetti, la sua assunzione non può che essere comunque benefica visto che è ormai accertato essere un antinfiammatorio e antiossidante. Se poi quanto scoperto dai ricercatori coreani sarà ulteriormente confermato, meglio ancora.

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