BPCO: sintomi e diagnosi, le nuove linee guida.
Ha un nome complicato, “Broncopenumopatia cronica ostruttiva“, per questo viene spesso chiamata, più semplicemente, “Bpco“. Tosse, catarro e affanno, generalmente classificati come “fastidi”, sono tra i sintomi più frequenti con cui si manifesta questa grave patologia polmonare cronica, che può portare a insufficienza respiratoria grave e difficoltà, a lungo termine, nello svolgimento delle normali attività quotidiane: per questo non devono venire sottovalutati. Per guidare nel riconoscimento dei sintomi, nella diagnosi e nella scelta della cura di questa malattia – che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità rappresenta oggi la quarta causa di morte nel mondo – sono state predisposte le nuove linee guida internazionali della Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease (GOLD), presentate in Italia oggi a Modena durante l’“International Meeting on Asthma, COPD and concomitant disorders 2012”.
Tosse, catarro e affanno dopo uno sforzo fisico sono i sintomi chiave che nondevono mai essere sottovalutati, spiega Leonardo Fabbri, presidente del congresso e coautore delle nuove linee guida. “Se ci sono questi sintomi o anche se si fuma o si è fumato molto in passato è opportuno parlarne con il medico”.
Tre i passi fondamentali che devono essere seguiti dai pazienti per effettuare una corretta diagnosi. Il primo è costituito da due tipologie di questionari che i pazienti stessi si autosomministrano per capire quanto i sintomi siano preoccupanti. Il secondo step del nuovo percorso di diagnosi rimane – come nelle precedenti linee guida – la spirometria: un esame semplice, non invasivo e fondamentale per la diagnosi che, afferma Lorenzo Corbetta, responsabile nazionale del Progetto GOLD, potrebbe essere somministrato dal medico di base per dare vita a diagnosi precoci. L’ultimo passo consiste nella valutazione della storia della malattia e nell’individuazione dell’eventuale rischio di riacutizzazioni che – spiegano gli esperti – possono essere indipendenti dalla gravità dei sintomi.