Novità nel mondo della produzione alimentare: hamburger coltivato in laboratorio, ottenuto da cellule staminali.
Che un gruppo di scienziati olandesi ci stava lavorando da un po’ si sapeva da qualche mese, ma solo oggi e’ arrivata la conferma che entro la fine di quest’anno sara’ pronto il primo hamburger ‘coltivato’ in laboratorio a partire dalle cellule staminali. Lo scopo della ricerca e’ di sviluppare un modo efficiente di produrre carne, sia dal punto di vista ambientale sia in vista dell’aumento della popolazione mondiale previsto per i prossimi decenni. In un meeting in corso in Canada, Mark Post della Maastricht University (Paesi Bassi) ha riferito che la carne sintetica potrebbe ridurre l’impatto ambientale fino al 60 per cento. “Vorremmo ottenere – ha detto – una quantita’ enorme in termini di risorse”. Il gruppo di Post e’ riuscito a far crescere piccoli pezzi di muscolo di circa 2 centimetri di lunghezza e un centimetro di larghezza. Il colore e’ biancastro e assomiglia molto a quello del calamaro. Entro l’autunno queste strisce saranno mescolate con il sangue e con del grasso artificiale per produrre degli hamburger.
Il costo e’ di circa 200mila sterline, ma Post ha assicurato che una volta dimostrato il principio, le tecniche di produzione miglioreranno e di conseguenza scendera’ anche il costo. E ha spiegato: “Avremo comunque bisogno di molto lavoro e denaro per rendere il processo efficiente e redditizio”. Ma perche’ usare questi metodi sofisticati e costosi per produrre quello che gia’ produciamo da migliaia di anni con buoni risultati? Per gli scienziati gli attuali metodi di produzione alimentare sono insostenibili. Alcuni stimano che la produzione dovra’ raddoppiare entro i prossimi 50 anni per soddisfare le esigenze di una popolazione in crescita. Durante questo periodo, i cambiamenti climatici, la penuria di risorse idriche e una maggiore urbanizzazione rendera’ piu’ difficile produrre cibo. Tenere il passo della domanda di carne proveniente dall’Asia e dall’Africa, in cui gli standard di vita stanno crescendo, sara’ particolarmente dura. Per questo si ritiene che la possibilita’ di produrre carne in laboratorio sia una buona soluzione. Gli hamburger artificiali potrebbero essere piu’ efficienti, in termini di apporto energetico. Per quanto riguarda il sapore bisognera’ attendere di piu’: “Penso che avremo bisogno – ha concluso Post – di lavorare sul sapore separatamente cercando di capire quali componenti della carne producano effettivamente il gusto”.