Tumori colorettali: esperti garantiscono terapia personalizzata

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Colorectal-cancer

Tra sostenibilita’ delle cure ed appropriatezza terapeutica c’e’ la terapia personalizzata.
Nel caso specifico del tumore del colon-retto si puo’ selezionare ”a priori” il paziente tramite un test genetico (KRAS) affinche’ si possa scegliere la terapia oncologica piu’ adatta; questo approccio rappresenta un esempio di appropriatezza terapeutica.

E’ questo il messaggio emerso dall’incontro ”Appropriatezza d’uso e percorsi terapeutici in oncologia nella cura dei tumori del colon-retto” tenutosi a Roma, alla presenza delle Istituzioni e dei massimi esperti nel settore oncologico, per fare il punto sulla gestione del tumore del colon-retto.

Quello del colon e’ in assoluto il tumore a maggiore insorgenza nella popolazione italiana, con quasi 50.000 diagnosi stimate per il 2011. Per questo Enrico Ricevuto (Oncologia Medica Ospedale Civile San Salvatore Universita’ degli Studi dell’Aquila), Francesco Cognetti (Direttore Dipartimento Oncologia Medica IFO Regina Elena di Roma) e Carlo Barone (Direttore Unita’ Complessa Oncologia Policlinico A. Gemelli di Roma) hanno evidenziato l’indispensabilita’ della terapia personalizzata, del percorso assistenziale integrato del paziente e dell’innovazione terapeutica nella gestione di questo particolare tipo di cancro. Pazienti con il gene KRAS non mutato (cosidetti KRAS wild-type) hanno una maggiore probabilita’ di rispondere alla terapia e di vivere piu’ a lungo.

I risultati clinici dimostrano come oggi un approccio personalizzato corretto e multidisciplinare sia in grado di portare alcuni pazienti con metastasi limitate al fegato inizialmente inoperabili ad essere potenzialmente curati tramite resezione chirurgica.

”La strategia di personalizzare la terapia dei pazienti con tumore del colon retto metastatico in funzione di un predittore di risposta (il KRAS) consente di trattare con farmaci ‘mirati’ solo chi e’ destinato a rispondere alla terapia, evitandone l’utilizzo inutile e potenzialmente dannoso per la salute del paziente e per il budget del servizio sanitario. La personalizzazione della terapia e’ una strategia altamente ‘costo-efficace’: si guadagna un anno di vita investendo meno di 15.000 euro, ben al di sotto del valore soglia comunemente accettato di 60.000 euro”, spiega Lorenzo Mantovani, Farmacoeconomista Universita’ Federico II Napoli.

E Sabrina Nardi, del Tribunale per i Diritti del Malato-Cittadinanzattiva, ricorda che”il diritto ad un trattamento personalizzato sancito nella Carta Europea dei diritti del malato deve essere garantito ad ogni cittadino, a prescindere dalla Regione di residenza. I percorsi diagnostico-terapeutici possono contribuire a dare certezze e trasparenza su tempi di erogazione, prestazioni e procedure appropriate”.

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