Tumori: importante la permeabilità intestinale

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guanilato_ciclasi

La permeabilita’ intestinale potrebbe essere alla radice di alcuni tumori che si formano nel resto del corpo. Lo dimostra un nuovo studio pubblicato su PLoS One da un gruppo di ricercatori della Thomas Jefferson University.

Dalla ricerca emerge che il recettore dell’ormone guanilato ciclasi C (GC-C) – un soppressore gia’ noto presente nel tratto intestinale – svolge un ruolo chiave nel rafforzare la barriera intestinale e quindi a separare l’ambiente intestino dal resto del corpo. Senza il recettore, la barriera si indebolisce. Il team guidato da Scott Waldman, capo del dipartimento di Farmacologia e Terapia sperimentale presso la Jefferson e direttore del Programma di Cancro gastrointestinale al Jefferson Kimmel Cancer Center, ha scoperto in uno studio preclinico che il silenziamento del GC-C nei topi compromette l’integrita’ della barriera intestinale, permettendo a eventuali agenti cancerogeni di fuoriuscire e danneggiare anche il DNA di tessuti esterni all’intestino. Al contrario, la stimolazione del GC-C negli intestini nei topi ha rafforzato la barriera intestinale e ha impedito la contaminazione di tali effetti patologici. Mentre era gia’ noto che una debole barriera intestinale fosse fonte di numerose malattie, tra cui infiammazioni, asma e allergie alimentari, questo studio fornisce nuove prove circa il fatto che la GC-C svolge un ruolo nella integrita’ dell’intestino.

“Se la barriera intestinale si rompe, diventa una via di accesso al mondo esterno e una fonte di debolezza per l’ambiente interno”, ha detto Waldman. “Quando questi due mondi collidono – ha aggiunto – allora si possono generare numerose malattie, come infiammazioni e cancro”. Lo studio pone le basi per futuri studi pre-clinici e clinici diretti a comprendere le capacita’ di GC-C negli esseri umani, inclusa la prevenzione e il trattamento delle malattie infiammatorie intestinali e del cancro. “Se si vuole prevenire l’infiammazione intestinale o certi tipi di cancro negli esseri umani – ha concluso Waldman – allora dobbiamo cominciare a intervenire sugli ormoni che attivano GC-C per ispessire la barriera intestinale”.

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