Tumori: Veronesi lancia il centro “obiettivo mortalità zero”, ossia guerra al melanoma

Una task force di camici bianchi multidisciplinare e altamente specializzata in forze all’Istituto europeo di oncologia, ‘armata’ di tutti i mezzi a disposizione per la diagnosi ultra-precoce e la cura dei tumori della pelle.

“Il melanoma può essere completamente eradicato”, assicura l’oncologo. “All’inizio del secolo scorso nessuno guariva; 50-60 anni fa la guaribilità era del 10-15%, mentre oggi salviamo oltre l’80% dei malati. Possiamo e dobbiamo arrivare al 100%. Le nostre ambizioni sono ragionate, non è certo pura fantasia”, ma “questo traguardo – avverte Veronesi – richiede la mobilitazione della popolazione e soprattutto dei medici di famiglia”.
E’ proprio a loro che l’ex ministro della sanità lancia un appello: “Ogni medico di medicina generale dovrebbe controllare annualmente la pelle dei propri pazienti dai 20 anni in su, e in caso di dubbio inviarli da uno specialista. Il controllo di macchie e nei dovrebbe essere un gesto che fa parte del normale rapporto tra il medico curante e il suo assistito – dice lo scienziato – così come il controllo del battito cardiaco o della pressione”.
Per il melanoma, che in Italia colpisce ogni anno circa 7 mila persone e ne uccide 1.500, “la diagnosi precoce è più che mai una questione di vita o di morte”, puntualizza Veronesi: “Se la lesione si scopre all’inizio il paziente guarisce, se si arriva tardi il malato muore”. La strategia più efficace in futuro, dunque, sarà “la ‘bonifica’ della pelle di una persona, eliminando i nei per i quali si sospetta una probabile evoluzione in melanoma. Per arrivarci, però, bisognerà superare molte resistenze”. Resistono ancora, infatti, alcune delle “false credenze” che in passato hanno portato a “scempi che oggi farebbero rabbrividire”. Il principio-guida dell’Ieo, invece, è quello del “minimo trattamento efficace”.(Adnkronos Salute)