I batteri intestinali: studi recenti estendono i ruoli chiave, dalle allergie alla formazione dei vasi capillari

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Bacteria

La funzione di una flora batterica intestinale ricca e sana si rivela sempre più complessa: due nuovi studi mostrano che è essenziale per proteggere l’organismo dallo sviluppo di allergie, specie di quelle che interessano le vie aeree, ed è in grado di stimolare la formazione di vasi capillari.

Fino a qualche anno fa si riteneva che la funzione della flora intestinale si limitasse a collaborare ai processi digestivi e alla produzione di alcune vitamine, ma studi recenti tendono a mostrare quanto più complesso e sottile sia il suo compito. A conferma di ciò arrrivano due nuove ricerche.

Nella prima, pubblicata su “Nature Medicine”, ricercatori dell’Umiversità dela Pennsylvania hanno dimostrato che topi allevati in un ambiente sterile, o la cui flora intestinale era stata alterata da trattamenti con antibiotici, tendono a sviluppare più frequentementeforme allergiche e asmatiche, e di gravità maggiore.

Già numerosi studi epidemiologici hanno identificato associazioni tra alterazioni nelle popolazioni dei batteri intestinali e lo sviluppo di allergie delle vie aeree, con un particolare aumento dei fenomeni asmatici. Tuttavia, molti aspetti delle vie biomolecolari e dei tipi cellulari coinvolti in questo femomeno restano ancora da chiarire.

Per cercare di approfondire le nostre conoscenze in merito David Artis e colleghi hanno così proceduto da un lato ad allevare gruppi di topi in un ambiente sterile e, dall’altro, a sottoporre altri gruppi a un trattamento con una combinazione di cinque antibiotici. E’ risultati che nel sangue di questi animali vi erano concentrazioni particolarmente elevate di anticorpi IgE, la cui presenza è notoriamente in relazione alle allergie, e di basofili, cellule immunitarie che vengono anch’esse attivate dalle allergie.

A limitare la produzione di IgE da parte delle cellule B nei gruppi lasciatio in condizioni più natirali o non trattati, sarebbe proprio la presenza di ceppi di batteri benefici, le cui popolazioni appaiono invece squilibrate dall’uso massiccio di antibiotici ma anche dalla mancata competizione con imicroganismi provenineti dall’esterno. I risultati tendono quindi a corroborare ulteriomente la cosiddetta “ipotesi dell’igiene” – ossia dei rischi di vivere in un ambiente eccessivamente privo di batteri ambientali – nell’aumento del rischio di allergie.

Nel secondo studio, ricercatori della Sahlgrenska Academy presso l’Università di Goteborg, in Svezia, e pubblicato sulle pagine di “Nature” hanno scoperto un meccanismo finora sconosciuto che mostra come i batteri intestinali influenzino la formazione di vasi sanguigni.

Gli scienziati svedesi si sono concentrati sull’esame dei villi intestinali – le microprotrusioni della parte intestinale che consentono di aumentarne la superficie e la capacità di assorbire sostanze nutritive – mostrando come la presenza di una ricca flora intestinale tenda a farli aumentare di dimensioni, richiedendo una proliferazione dei capillari che li irrorano. Questo processo, che avviene nell’intestino tenue, è a sua volta stimolato dai batteri stessi. “In termini semplificati – osserva Fredrik Bäckhed, che ha diretto lo studio – i batteri intestinali promuovono le cellule della mucosa intestionile a legare una molecola di zuccheri a una specifica proteina. La molecola di zucchero ha una funzione simile a quella di un codice postale che indica dove trasportare la proteina sulla superficie della cellula, innescando il rilascio del segnale”, che in quel distretto intestinale è necessario a una maggiore vascolarizzazione.

“Ci vorrà tempo prima che i risultati possano essere applicati in un contesto clinico e convertiti in nuove terapie. Ma la scoperta è emozionante, e ci insegna molto su come viviamo in collaborazione con il normale microbiota intestinale”.

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