La qualità del sonno migliora con l’età, teoria che smantella qualsiasi comune credenza
Un nuovo studio statunitense sfata il mito secondo il quale invecchiando diminuiscono la qualita’ del sonno e il tempo trascorso a dormire. La ricerca ha coinvolto oltre 150mila adulti, constatando che la qualita’ soggettiva del sonno sembra addirittura migliorare nel corso della vita, con un numero minore di lamentele provenienti proprio dalle persone sopra gli ottanta anni d’eta’. ”Questa volta la credenza popolare ha fallito”, ha spiegato Michael Grandner, autore principale dello studio dell’Universita’ della Pennsylvania pubblicato sulla rivista Sleep.
”Questi risultati ci obbligano a ripensare – ha proseguito – su quello che sappiamo circa il sonno delle persone anziane, sia uomini che donne”. L’indagine ha esaminato i tassi di disturbi del sonno e di stanchezza diurna riportati da 155.877 adulti che hanno partecipato ad un sondaggio telefonico casuale. Il sondaggio includeva anche parametri come reddito, istruzione, umore, salute generale. I problemi di salute e di depressione sono risultati associati a una piu’ scarsa qualita’ del sonno mentre le donne hanno riportato piu’ disturbi del sonno e piu’ stanchezza rispetto agli uomini. Ma il risultato piu’ evidente e’ stato che la qualita’ del sonno migliora costantemente per tutta la vita. ”Quindi – ha precisato Grandner – una volta esclusi fattori derivanti da varie malattie o depressione, gli anziani che hanno disturbi del sonno dovrebbero segnalarli al proprio medico per comprenderne le cause, senza semplicemente ignorare il sintomo che non e’ una conseguenza dell’avanzare dell’eta’ come si e’ indotti a pensare dalla credenza popolare”.