Misurazioni cerebrali: ricercatori in fase di sviluppo di dispositivi innovativi

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I ricercatori in Finlandia stanno dando una spinta alla ricerca, soprattutto studiando il meccanismo cerebrale nei neonati pretermine. Il loro ultimo lavoro sta aiutando a sviluppare trattamenti per proteggere il cervello, nonché metodi di ricerca per l’utilizzo in ambito ospedaliero.

Lo studio, presentato nel The Journal of Visualized Experiments, è stato finanziato in parte dal progetto BRADIMO (“Brain diagnostics and monitoring in early neonatal period”), che ha ricevuto una borsa di studio internazionale Marie Curie per ricercatori che si recano all’estero (IOF) di un valore superiore a 266.000 euro nell’ambito del Settimo programma quadro dell’UE (7° PQ). I risultati miglioreranno la salute cerebrale e la vita dei neonati, e contribuiranno allo sviluppo di dispositivi di controllo per tenere d’occhio il benessere cerebrale dei bambini durante il trattamento nelle unità di terapia intensiva.

Il parto prematuro e l’asfissia intrapartum aumentano il rischio di un bambino di soffrire di disturbi cerebrali. I ricercatori dicono che il cervello non può essere salvato semplicemente tenendo in vita il bambino.

“Nello sviluppo di trattamenti cerebrali, un fattore importante è trovare il modo di studiare e monitorare il benessere del cervello durante la permanenza nell’unità di terapia intensiva neonatale”, dice la dottoressa Sampsa Vanhatalo, docente di neurofisiologia clinica pediatrica presso l’Università di Helsinki, in Finlandia. “Il lavoro di ricerca e sviluppo svolto nel laboratorio di neurobiologia di base presso l’Università di Helsinki ha fornito un nuovo livello conoscenza dell’attività elettrica del cervello dei neonati. Ora sappiamo che molti eventi cerebrali inspiegabili precedentemente osservati tramite EEG sono essenziali per lo sviluppo e la maturazione del cervello dei neonati prematuri.”

Le innovative tecniche di elettroencefalografia (EEG) sviluppate dai ricercatori dell’Università di Helsinki e dal Helsinki University Central Hospital (HUCH) hanno attirato una notevole attenzione nella comunità internazionale, soprattutto a causa delle loro precise misurazioni EEG nei neonati prematuri.

“Le cuffie EEG ad alta densità e le relative full-band EEG (FbEEG) che abbiamo sviluppato hanno rivelato forme fondamentali di attività cerebrale neonatale che finora erano state trascurate”, spiega la dottoressa Vanhatalo. “Abbiamo anche sviluppato un metodo per studiare le funzioni sensoriali dei bambini prematuri quando i tratti sono ancora in corso di formazione nel cervello e la resa di un esame neurologico tradizionale è quindi ancora trascurabile.”

Altri centri di ricerca in tutto il mondo hanno già iniziato a produrre dispositivi FbEEG, e le cuffie EEG ad alta densità sono già in produzione. I funzionari dell’UE e degli Stati Uniti hanno dato l’approvazione clinica per questi dispositivi.

“L’analisi EEG mutimodale dei neonati può aiutarci a riconoscere i bambini bisognosi di cure immediate o di riabilitazione neurologica in fase precoce, come ad esempio i bambini prematuri”, dice la dottoressa Vanhatalo. “Attualmente, spesso la diagnosi non può essere fatta fino a quando il neonato non diventi un bambino. È fondamentale per lo sviluppo e per la qualità della vita di un bambino che un trattamento e una riabilitazione appropriati siano iniziati il più presto possibile.”

Per maggiori informazioni, visitare:

Università di Helsinki:
http://www.helsinki.fi/university/

Journal of Visualized Experiments:
http://www.jove.com/

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