Dietisti lanciano allarme: troppe proteine compromettono funzionalità epatiche e renali

0
fegato_reni

Coloro che hanno una malattia renale o del fegato devono gia’ oggi adeguarsi ad una dieta con apporto proteico accuratamente regolato.

Ma anche chi e’ in buona salute e decide di mettersi a dieta, deve prestare molta attenzione a tutti i regimi alimentari ‘iperproteici’. Una recente indagine nutrizionale dell’INRAN ha mostrato che la popolazione italiana adulta consuma mediamente 1,2 grammi di proteine per chilogrammo corporeo al giorno. Una normale dieta iperproteica, come quella famosa denominata Dukan, supera l’apporto di 2,5 grammi per chilo al giorno, che viene invece considerato dalla maggior parte degli esperti come potenzialmente dannoso per la salute, soprattutto se proseguito per lungo tempo. E’ questo uno degli argomenti affrontati oggi nel corso del 24° Congresso Nazionale dell’Andid, Associazione Nazionale Dietisti Italiani.

“L’eccesso di proteine – spiega il prof. Alberto Battezzati, associato di fisiologia presso l’Universita’ degli Studi di Milano, direttore del Centro Icans per lo studio della composizione corporea – mette a rischio la funzionalita’ renale ed epatica, soprattutto se il regime alimentare e’ seguito per lungo tempo, come accade quando e’ perseguito da coloro che cercano un effetto molto rapido di dimagrimento oppure di aumentare la propria massa muscolare. Si tratta comunque di effetti non duraturi. Per non ritornare alla situazione di partenza, o addirittura peggiore, non si puo’ fare a meno di instaurare un corretto stile di vita composto da una dieta equilibrata e da una corretta attivita’ fisica”. “Un dato certo – continua il prof. Battezzati – e’ che coloro che gia’ sono predisposti anche senza saperlo a patologie renali o epatiche, con una dieta marcatamente proteica rischiano di scompensarsi, cioe’ rendere evidente ed acuta la propria malattia latente. Inoltre non e’ assolutamente provato che mangiare piu’ proteine significa accumulare piu’ massa muscolare, perche’ la maggior parte di proteine in eccesso non viene incorporata in nuove proteine, ma finisce con l’ossidarsi o disturbare il metabolismo di certe sostanze come alcuni neurotrasmettitori che sono coinvolti in delicate funzioni fisiologiche prevalentemente legate al funzionamento del sistema nervoso. Ma gli effetti piu’ subdoli e maggiormente discussi sono quelli a lungo termine, sempre principalmente a carico dei due organi – fegato e reni – che sono coinvolti nella detossificazione dall’eccesso di azoto che viene dalle proteine, mentre dati controversi esistono sulla salute delle ossa”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *