Fecondazione: da staminali embrionali possibili sostituti spermatozoi
Ricercatori dello Shanghai Institute for Biological Sciences hanno messo a punto un nuovo metodo per la produzione di animali geneticamente modificati destinati all’uso nella ricerca scientifica. Ma la novità è che i topolini in questione sono nati grazie a cellule staminali embrionali, invece dello sperma paterno. Ecco quindi che la tecnica potrebbe in futuro essere impiegata anche nella fecondazione assistita umana, per le persone colpite da malattie genetiche.
Li Jinsong, Guo-Liang Xu e i loro colleghi hanno messo a punto un sistema per generare cellule staminali embrionali aploidi che possono essere utilizzate al posto dello sperma, dando vita a roditori ‘semi-clonati’, in grado di trasmettere le caratteristiche genetiche contenute nella cellula a metà della loro prole.
“Queste cellule aploidi aprono nuove strade per la generazione di animali geneticamente modificati. La prossima sfida è di migliorare la loro somiglianza con lo sperma”, aprendo così la strada all’impiego nella riproduzione umana. “Una tecnica simile – assicura Jinsong – potrebbe essere un giorno usata per correggere malattie genetiche nelle cellule germinali degli esseri umani e permettere di avere bambini sani”.