Fibrosi cistica: tessuto polmonare coltivato in laboratorio da cellule staminali della pelle dei pazienti

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Un tessuto polmonare coltivato in laboratorio potrebbe aiutare chi soffre di fibrosi cistica. Una nuova tecnica sviluppata dai ricercatori del Massachussetts General Hospital e’ infatti in grado di utilizzare le cellule della pelle dei pazienti di fibrosi cistica, una malattia polmonare letale che provoca 500 decessi ogni anno, e trasformarle in cellule staminali pluripotenti.

“Con queste cellule possiamo cosi’ coltivare del tessuto epiteliale del polmone specifico per il paziente” ha spiegato Jayaraj Rajagopal, a capo del team di ricercatori. “Questo tessuto riveste le vie aeree dei polmoni ed e’ la zona piu’ critica della fibrosi cistica: e’ qui che delle disfunzioni genetiche provocano danni irreversibili ai polmoni e infine l’insufficienza respiratoria”. Il tessuto coltivabile in laboratorio contiene infatti una mutazione genetica del gene delta-508, il responsabile di circa il 70 per cento dei casi di malattia.

La ricerca e’ stata pubblicata sulla rivista Stem Cell. “Grazie al nostro lavoro sulla biologia dello sviluppo dei topi, siamo riusciti a applicare gli stessi principi alle cellule staminali pluripotenti” ha dichiarato Hongmei Mou, ricercatore coinvolto nello studio. “Siamo sorpresi di aver ottenuto risultati in cosi’ poco tempo, e ora siamo in grado di applicarli agli esseri umani, producendo milioni di cellule utili per testare farmaci specifici”.
“Non ci troviamo di fronte a una cura per la fibrosi cistica” ha specificato Rajagopal, “ma alla possibilita’ concreta di introdurre farmaci per trattare i principali sintomi della malattia nel giro di pochi anni. Questi sviluppi saranno utili anche per elaborare trattamenti mirati ad altre condizioni polmonari comuni, come asma, cancro e bronchiti croniche”.

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