Progetto Behta, 80 specialisti del dolore riuniti oggi a Napoli per formarsi ed informare sul Breakthrough cancer Pain

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Grunenthal

Napoli, 16 AprileSono più di 80 i medici oncologi e palliativisti iscritti al programma scientifico che si terrà oggi, a partire dalle ore 14, in piazza Dante a Napoli. La sessione di studio si svolgerà all’interno del PromoTruck del Progetto Behta, campagna di formazione e informazione promossa con il sostegno incondizionato di Grünenthal. Il Progetto è nato per sensibilizzare, informare e formare specialisti, decisori pubblici e pazienti sul BTcP, acronimo di Breakthrough cancer Pain, che colpisce il 60% dei pazienti affetti da dolore cronico da cancro. A bordo del PromoTruck, infatti, un team di esperti del settore garantisce, in tutte le città toccate dal Progetto, la diffusione capillare delle conoscenze in tema di dolore attraverso lezioni frontali, discussioni di casi clinici, workshop interattivi e tavole rotonde. Il BTcP presenta una rapida insorgenza, un’intensità severa e una breve durata: raggiunge il picco della sua intensità a 3 minuti dall’esordio, dura mediamente 30 minuti e comunque non supera l’ora nel 90% dei casi.

“Abbiamo ufficializzato al momento oltre 80 iscrizioni, ma altri colleghi sono in lista d’attesa”, annuncia il dottor Arturo Cuomo, responsabile della Struttura dipartimentale di Terapia del Dolore dell’Istituto Nazionale Tumori di Napoli, Fondazione Giovanni Pascale, nonché padrone di casa della tappa partenopea del Progetto Behta, partito giovedì scorso da Roma e destinato a toccare 14 città italiane. “Il Tir che ospiterà la nostra sessione scientifica sosterà a piazza Dante, una piazza storica per Napoli, tra il Museo Nazionale, via Roma e via Toledo, sulla strada che porta a piazza del Plebiscito, servita tra l’altro dalla fermata del metrò collinare”.

Relatori del pomeriggio di studio, che terminerà intorno alle ore 18 e per il quale saranno assegnati agli specialisti convenuti 5 crediti Ecm, saranno il dottor Cuomo, il professor Rosario Vincenzo Iaffaioli, ordinario di oncologia clinica e responsabile della struttura complessa di oncologia medica addominale dell’Istituto Nazionale Tumori di Napoli, e il dottor Luigi Leopaldi, oncologo palliativista della Asl Napoli 1.

“L’uditorio, di più di 80 specialisti, sarà costituito da medici che si occupano di terapia del dolore e cure palliative – chiarisce il dottor Cuomo – e si parlerà di dolore oncologico nelle sue varie tipologie: senz’altro della terapia del dolore neoplastico persistente, ma con un focus particolare sull’eziopatogenesi di quello che viene tecnicamente definito BTcP: accessi dolorosi acuti, di durata breve ma di grande intensità, che sono quindi particolarmente gravosi per la qualità di vita del  paziente oncologico e che si verificano nei soggetti già in terapia con oppioidi per il dolore causato dal cancro. Il contrasto del BTcP è da considerarsi infatti un ‘work in progress’: in letteratura, a seconda degli autori, è riconosciuta a questo tipo di dolore un’incidenza variabile, dal 25 al 90% del dolore oncologico nella sua globalità. Ciò significa che probabilmente resta molto da conoscere su questa patologia, ma significa pure, e ciò nel congresso sarà evidenziato in maniera chiara, che se analizzassimo bene i dati scopriremmo che si tratta di una patologia piuttosto diffusa, perché colpisce circa 2 pazienti su 3 e rappresenta quindi una parte molto importante del dolore da cancro”.

Come tutte le patologie ancora poco conosciute, il BTcP è trattato in maniera inadeguata. Tuttavia, conclude il dottor Cuomo, “è anche vero che da alcuni anni sono in commercio dei farmaci specificamente impiegabili nel BTcP: oppioidi che tecnicamente definiamo a rapido ‘onset’, che si caratterizzano cioè per un inizio pressoché immediato e un termine breve della loro azione. Sono quindi oppioidi particolarmente indicati per questo tipo di dolore, ad esordio rapido e improvviso, ma che per definizione è anche di breve durata. Sono tutti farmaci a base di Fentanyl, principio attivo 100 volte più forte della morfina. Alcuni di questi oppioidi sono somministrabili per via transmucosale orale, altri per via transmucosale nasale: noi parleremo molto diffusamente di un prodotto a base di Fentanyl che si assume per via nasale e che si caratterizza per essere senza dubbio quello dotato di più rapido inizio d’azione: è infatti efficace entro 3 – 4 minuti dalla somministrazione ed è perciò quanto di più performante, anche rispetto alla terapia antalgica basale, per i pazienti che soffrono di BTcP”.

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