Testosterone: utile contro scompensi cardiaci. Teoria in fase di studio

0

Il testosterone puo’ migliorare la resistenza all’esercizio fisico nei pazienti con insufficienza cardiaca cronica. E’ quanto emerge da un analisi combinata di quattro diversi studi clinici effettuata da un team dell’Universita’ di Alberta, in Canada.

L’analisi e’ stata pubblicata su Circulation Heart Failure, organo della American Heart Association. I partecipanti allo studio hanno fatto registrare il 50 per cento di miglioramenti nella loro capacita’ di camminare e, in alcuni casi, gli effetti di potenziamento muscolare sono durati anche un anno. Anche se l’84 per cento dei soggetti dello studio, con un’eta’ media di 67 anni, era di sesso maschile, il trattamento al testosterone (somministrato con cerotti, gel o iniezioni) ha dato dei miglioramenti anche nelle donne. “Tuttavia – fa osservare Justin Z. Ezekowitz, direttore della Heart Function Clinic della Universita’ d’Alberta a Edmonton, nonche’ autore principale dello studio – si tratta di risultati aggregati su soli 198 pazienti con broncopneumopatia cronica e insufficienza cardiaca stabile, quindi abbiamo a che fare con un campione ancora troppo piccolo per poter dire l’ultima parola sul trattamento della malattia con supplementi ormonali. I miglioramenti osservati devono essere riprodotti in un numero maggiore di pazienti prima di poter raccomandare il testosterone come terapia”.

L’American Heart Association stima che a soffrire di insufficienza cardiaca siano circa 5,7 milioni di americani, il 2 per cento della popolazione. Questa condizione rappresenta la causa di circa un terzo dei decessi correlati al cuore. “Siamo di fronte a dati interessanti”, ha detto Clyde Yancy W., direttore di cardiologia presso la Northwestern University di Chicago ed ex presidente della Heart Association. “L’abuso di testosterone – ha tuttavia ricordato – e’ a sua volta associato a malattie cardiovascolari, a un aumento del rischio di attacco cardiaco, a cambiamenti di umore, e al cancro alla prostata”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *