Chirurgia del futuro: al Policlinico di Milano il primo intervento “intelligente” e su misura per il mal di schiena
Innovativo approccio per il trattamento della lombalgia dovuta a degenerazione dei dischi intervertebrali alla Fondazione Ca’ Granda
Ospedale Policlinico di Milano. Il dottor Pietro Scarone porta a termine il primo intervento che ripristina la curvatura originaria della spina dorsale del paziente. La nuova tecnica si avvale di un pionieristico software di calcolo – sviluppato dalla tedesca spontech – in grado di pianificare ed effettuare con la massima precisione l’operazione chirurgica. L’azienda illustra la rivoluzionaria metodica al XXXV Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia Vertebrale (GIS), in corso in questi giorni a Roma.
Milano, 18 maggio 2012 – Si è svolto ieri, presso la Fondazione Ca’ Granda Ospedale Policlinico di Milano, un avveniristico intervento chirurgico alla colonna vertebrale, il primo condotto in Italia con l’ausilio di un software che permette di eseguire correzioni assolutamente personalizzate e tailor-made. Avvalendosi dell’innovativo Sistema CSS messo a punto dall’azienda tedesca spontech, il dottor Pietro Scarone, Dirigente medico dell’Unità Operativa di Neurochirurgia della struttura milanese, ha infatti potuto calcolare in fase preoperatoria gli specifici parametri spino-pelvici del paziente, realizzando poi un’operazione che ne rispettasse la peculiare geometria spinale.
Il caso era quello di un uomo di 70 anni affetto da discopatia lombare aggravata da instabilità vertebrale su base artrosico-degenerativa, che lo ha portato progressivamente ad avere dolore sia alla schiena che alla gamba (lombo-sciatalgia), con impossibilità a deambulare. Sono oltre 15 milioni gli italiani che soffrono di dolore lombare; alla base del problema spesso vi è una degenerazione dei dischi intervertebrali (2 pazienti su 3 tra quanti hanno mal di schiena e consultano ripetutamente uno specialista).
La perdita di spessore dei dischi e il venir meno della loro funzione di “cuscinetto” tra le vertebre può portare queste ultime ad avvicinarsi al punto da comprimere le radici nervose adiacenti. Questo spiega l’insorgenza della sensazione dolorosa che, in alcuni casi, può rendere necessaria un’operazione chirurgica, volta a ripristinare il giusto spazio tra le vertebre. In questi casi l’intervento solitamente eseguito consiste nell’inserimento di un distanziatore impiantabile. Tuttavia, se quest’ultimo non rispetta la curvatura originaria della colonna, i dischi adiacenti a quello in cui è avvenuta l’operazione possono andare incontro a un sovraccarico e, col tempo, degenerare.
“Grazie a questo nuovo sistema, è per la prima volta possibile calcolare la dimensione e l’angolo che il distanziatore o la cage deve avere, affinché vengano rispettate le caratteristiche anatomiche del singolo paziente”, afferma Scarone. “Ogni individuo sviluppa propri specifici equilibri della colonna vertebrale e del bacino, in parte congeniti, legati alla conformazione, in parte modificati dallo stile di vita e dalle posture che si assumono. Questi equilibri possono essere descritti da parametri precisi, i cosiddetti parametri spino-pelvici, che sono la fotografia della colonna di ciascuno e influenzano l’andamento di un’eventuale discopatia. Il software utilizzato tiene conto di questi parametri e ci dice quale lunghezza, quale spessore e inclinazione deve avere il dispositivo da impiantare. Questo può, da un lato, evitare la malattia discale nei segmenti adiacenti, dall’altro favorire una migliore fusione tra le vertebre a livello della cage, che è l’obiettivo dell’intervento. L’operazione di ieri è perfettamente riuscita: abbiamo impiantato una cage tra la 4a e la 5a vertebra lombare, che ha permesso un ottimale recupero dell’altezza dello spazio discale e della lordosi lombare. Il paziente ha superato l’intervento senza alcun problema”.
Con il nuovo Sistema CSS sono già stati realizzati circa 50 interventi dagli ottimi risultati, in oltre 10 cliniche universitarie in Germania, ed è stato avviato uno studio clinico presso l’Università di Magonza. Dal febbraio 2012 spontech è attiva anche nel nostro Paese con un distributore ufficiale, la NeuroMedical di Salsomaggiore Terme, e in questi giorni è presente al XXXV Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia Vertebrale (GIS), in corso a Roma. Quello con la Fondazione Ca’ Granda Ospedale Policlinico di Milano è il primo accordo di collaborazione stipulato con una struttura sanitaria italiana.
“Siamo molto lieti del progetto avviato con un istituto prestigioso come il Policlinico di Milano”, afferma Thomas Fischer, CEO della società tedesca spontech. “Dopo aver lavorato negli ultimi anni con opinion leader di fama internazionale, dalla lunga esperienza nell’ambito della chirurgia vertebrale, ci auguriamo di poter continuare il cammino intrapreso avvalendoci della preziosa collaborazione dei clinici italiani, per contribuire, anche in questo Paese, alla cura delle patologie degenerative della colonna vertebrale”.
Il Sistema CSS si compone di Verta-Plan, Verta-Connect e Verta-Control. Verta-Plan è il software che, in fase pre-operatoria, esegue la misurazione dei corpi vertebrali e degli spazi intervertebrali, elabora i parametri motori del paziente e fornisce al chirurgo l’indicazione del dispositivo impiantabile più adatto al caso specifico. Inoltre, supporta il chirurgo durante l’intervento e permette di valutarne gli effetti su tutto il profilo spinale. A partire dal prossimo mese di luglio sarà disponibile una nuova versione del software, che permetterà al chirurgo di analizzare e intervenire non solo sul tratto lombare della schiena, ma su tutto il rachide, dal cranio fino al bacino. Verta-Connect è un dispositivo impiantabile che funge da distanziatore, ripristinando tra le vertebre la giusta inclinazione. L’inserter Verta-Control è invece uno strumento sulla cui superficie è riportata una scala che permette al chirurgo di controllare esattamente la profondità di inserimento del distanziatore all’interno dello spazio intervertebrale.