Calo di livelli di testosterone: primo indiziato per la depressione maschile

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“Mi sento piu’ stanco, di cattivo umore, non ho piu’ interesse nella vita sociale e sento anche un calo del desiderio”. Questa lamenta il paziente ‘tipo’, uomo, 55 anni di eta’, nel colloquio con l’endocrinologo o l’andrologo. La depressione maschile puo’ dipendere da un calo del testosterone, ormone sessuale, che svolge anche un ruolo sostanziale in un gran numero di processi cognitivi del cervello. E’ quanto emerso nel corso del convegno per i 30 anni della prima cattedra di andrologia dell’universita’ italiana, istituita alla Universita’ Sapienza nel 1982. I nuovi effetti antidepressivi del testosterone sono stati recentemente studiati e si spiegano con il suo effetto sul sistema limbico, soprattutto sull’amigdala, target principale delle cure contro la depressione, ampiamente dimostrato da un grande numero di ricerche di neuro-imaging. Nel nostro Paese riportano i sintomi della depressione il 5,9% degli uomini (Epicentro ISS anno 2007) e il problema e’, a detta degli specialisti, ampiamente sottostimato.

E’ invece accertato che col calo del testosterone compaiono i sintomi tipici della depressione: “Di depressione maschile si parla poco ma il problema e’ comune soprattutto negli uomini dai 55-60 anni di eta’. Se ne parla inoltre solo dal punto di vista psichiatrico ma e’ anche un problema endocrino legato al calo della produzione di testosterone che avviene progressivamente con l’invecchiamento” spiega Andrea Lenzi, ordinario di endocrinologia e direttore della sezione di Fisiopatologia Medica ed Endocrinologia alla Universita’ di Roma Sapienza. “Talvolta basta un semplice dosaggio del tasso di testosterone nel sangue per scongiurare anni di quasi inutili impasticcamenti con gli antidepressivi,” afferma Emmanuele A. Jannini, Coordinatore del corso di laurea in sessuologia all’universita’ degli Studi dell’Aquila e segretario generale della societa’ italiana di endocrinologia.
“Il primo effetto della riduzione del testosterone e’ il calo dell’umore, a seguire con l’eta’ compaiono i classici sintomi cognitivi, come la diminuzione della memoria visiva e poi cognitiva, cioe’ la difficolta’ a ricordare i nomi fino ai casi piu’ difficili di perdita della memoria spaziale che porta gli anziani a perdersi” precisa Lenzi. (AGI) .

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