Omega-3: e il pesce protegge il cervello dal rischio Alzheimer

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Una dieta ricca di Omega-3 riduce i livelli ematici di una proteina, la beta-amiloide, strettamente associata allo sviluppo della malattia di Alzheimer. La dimostrazione arriva dalle pagine di Neurology, dove un gruppo di ricercatori guidato da Nikolaos Scarmeas del Columbia University Medical Center di New York (Stati Uniti) ha pubblicato uno studio in cui ha rilevato che il consumo di cibi caratterizzati da alti livelli di Omega-3 è associato a concentrazioni plasmatiche di Aβ42 – la forma di beta-amiloide che tende a formare più facilmente le fibre dannose per il sistema nervoso – ridotte del 20-30%.

Per giungere a questa conclusione è stato necessario analizzare le abitudini alimentari di più di 1.200 individui di età superiore ai 65 anni.

All’inizio dello studio nessuno dei partecipanti era affetto da disturbi neurologici e le concentrazioni di Aβ42 sono state rilevate tramite semplici esami del sangue. Dopo un anno e mezzo Scarmeas e collaboratori hanno scoperto che chi aveva assunto i livelli più elevati di omega-3 aveva accumulato meno beta-amiloide nel plasma.

Le principali fonti alimentari di questi nutrienti erano il pesce, il pollame, lamargarina e le noci. Tuttavia, Scarmeas è stato prudente nel suggerire una dieta contro l’Alzheimer. “Lo scopo di questo studio è vagliare e confermare o smentire i meccanismi attraverso cui gli omega-3 possono influenzare l’attività cerebrale – ha spiegato l’autore -. Ma non è pensato per ricavare consigli di salute pubblica”.

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