Per smettere di fumare potrebbe essere risolutivo un vaccino in arrivo dagli USA
Contro la dipendenza da nicotina arriva un nuovo vaccino: messo a punto dai ricercatori del Weill Cornell Medical College di New York City, una sola dose del nuovo siero promette di proteggere dalla dipendenza dalle sigarette per tutta la vita. Un virus geneticamente modificato contenente le istruzioni per la produzione di anticorpi anti-nicotina viene utilizzato per infettare il fegato, trasformando l’organo in una fabbrica che produce anticorpi contro la nicotina a ciclo continuo. Questi funzionano come tanti piccoli Pacman che eliminano le molecole di nicotina dal sangue, ripulendolo prima che possano arrivare al cervello: «Per quanto possiamo vedere, il modo migliore per trattare la dipendenza cronica da nicotina è l’impiego di questi Pacman come ‘anticorpi di pattuglia’ che puliscono il sangue prima che la nicotina possa avere qualsiasi effetto biologico», spiega Ronald Crystal, genetista del Weill Cornell Medical College e ricercatore principale dello studio. Il farmaco, si legge su Science Translational Medicine, è stato testato per ora solo sui topi.
L’immunità funzionale – Diversi studi hanno dimostrato che circa il 70-80% dei fumatori che prova a chiudere con il vizio finisce con l’accendere una sigaretta entro i primi 6 mesi, spiega Crystal. I vaccini anti-nicotina testati fino a oggi non hanno ottenuto risultati così promettenti, spiegano i ricercatori, perché si basano su iniezioni di anticorpi contro la nicotina che durano poche settimane e che necessitano, quindi, di essere ripetute nel tempo, con relativi disagi dovuti alla scarsa durata degli effetti e ai costi da sostenere. Il nuovo vaccino, al contrario, «permette al corpo di produrre i propri anticorpi monoclonali contro la nicotina e, in questo modo, di sviluppare un’immunità funzionale», spiega Crystal.
Lo studio – Dopo aver somministrato la nicotina a due gruppi di topi, uno dei quali era stato preventivamente trattato con il nuovo vaccino, i ricercatori statunitensi hanno confrontato la quantità di nicotina presente nei loro cervelli, rilevando che nei topi vaccinati era dell’85% inferiore rispetto ai topi non vaccinati.
La nicotina – Le sostanze chimiche che si trovano all’interno delle sigarette e che possono provocare problemi alla salute associate al fumo sono circa 4000. Ma è la nicotina contenuta nel tabacco a tenere agganciato il fumatore al vizio delle «bionde»: «Anche se abbiamo testato l’efficacia del vaccino solo sui topi, siamo speranzosi che questa nuova strategia di vaccino sia finalmente in grado di aiutare a smettere i milioni di fumatori che non riescono nell’intento, sfiniti per l’aver provato tutti i metodi presenti sul mercato».(Il sole 24 Salute)