Carcinoma adrenocorticale: speranze da nuove cure. Passi avanti

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Sperimentato un nuovo mix di farmaci per il carcinoma adrenocorticale, forma rara e aggressiva
Quello del surrene è un tumore rarissimo che colpisce le e ghiandole surrenali (o surreni), due piccoli organi ghiandolari posti al di sopra del polo superiore di ciascun rene. Fortunatamente nella maggior parte dei casi si sviluppa in forma benigna, ma anche quando si diagnostica una forma maligna in fase iniziale spesso la sola asportazione chirurgica può garantire la guarigione. Quando ci si trova di fronte a un carcinoma adrenocorticale, specie in fase avanzata, le opzioni di cura sono però limitate perché la malattia è molto aggressiva e non risponde alla chemioterapia. Ed è proprio per i pazienti più sfortunati che uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine sembra indicare in un mix di farmaci la strategia più efficace nel rallentare la progressione di questa grave forma di tumore.

LO STUDIO – I ricercatori, fra cui medici dell’Unità di Endocrinologia dell’Azienda ospedaliera di Padova e del Dipartimento di scienze cliniche e biologiche di Orbassano (Torino), hanno condotto uno studio clinico internazionale su oltre 300 pazienti con carcinoma adrenocorticale metastatico sperimentando diverse combinazioni di farmaci con l’intento di trovare la soluzione più efficace per migliorare la sopravvivenza dei malati. Secondo gli esiti del trial, il mix di chemioterapia EDP (etoposide, doxorubicina e cisplatino) più mitotane come terapia di prima linea ha ottenuto i migliori tassi di risposta e un miglioramento della sopravvivenza libera da malattia.
La parte centrale del surrene (cosiddetta midollare) produce alcune sostanze chimiche, come l’adrenalina, che svolgono importanti funzioni nel sistema nervoso centrale, mentre l’area esterna (corticale) produce gli ormoni steroidei, fra cui l’aldosterone, che contribuisce a regolare la pressione arteriosa, il cortisolo, importante nella regolazione dei livelli di zucchero nel sangue (glicemia), alcuni ormoni sessuali maschili (androgeni) e femminili (precursori degli estrogeni). Ecco perché spesso ci si accorge della presenza di un tumore a causa degli squilibri ormonali dei sintomi provocati dall’alterata secrezione ormonale. In presenza di un quadro clinico sospetto vengono quindi eseguiti esami del sangue e delle urine per dosare i livelli degli ormoni surrenalici.
Il tipo più comune di tumore delle ghiandole surrenali è un tumore benigno detto adenoma surrenalico che frequentemente viene riscontrato casualmente durante l’esecuzione di ecografia, TAC o risonanza magnetica effettuate per altri motivi, e spesso non è necessario asportarli, ma solo controllarli nel tempo mediante la ripetizione di periodiche indagini (ecografia). Se invece provocano sintomi a causa dell’alterata produzione ormonale (adenomi secernenti) vanno asportati chirurgicamente. L’intervento è la terapia indicata anche nel caso di neoplasie maligne, che possono guarire completamente se eliminate del tutto con l’operazione. Se invece la malattia è estesa anche ad altri organi, come frequentemente avviene nel caso dell’aggressivo carcinoma adrenocorticale, si interviene con la chemioterapia.

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