Il mouse del computer presto rimpiazzato dal comando “a occhio”
Un nuovo dispositivo sviluppato da ricercatori europei potrebbe presto aiutare milioni di persone che soffrono di malattie come la sclerosi multipla, il morbo di Parkinson e la distrofia muscolare a interagire con i loro computer e ciò che li circonda usando gli occhi. Il dispositivo potrebbe aiutare anche le persone che hanno subito un’amputazione o lesioni della colonna vertebrale.
Questo ingegnoso dispositivo tecnologico, progettato da ricercatori dell’Imperial College di Londra nel Regno Unito, riesce a capire esattamente dove una persona sta guardando seguendone i movimenti degli occhi, permettendo così di controllare un cursore sullo schermo nello stesso modo in cui si controlla tramite il mouse.
Finora il team ha dimostrato che la tecnologia, presentata sul Journal of Neural Engineering, può permettere agli utenti di giocare a un videogioco senza usare le mani, navigare su internet e scrivere un email.
Il dispositivo é formato da due veloci telecamenre da console di videogiochi attaccate a un paio di occhiali al di fuori della visuale. Le telecamere fanno continuamente fotografie dell’occhio per capire dove l’utente sta guardando e questo permette ai ricercatori di usare una serie di calibrature per determinare esattamente il punto verso il quale una persona rivolge lo sguardo sullo schermo.
Per di più, i ricercatori possono usare anche delle calibrature più dettagliate per determinare a quale distanza stanno guardando. Questa scoperte potrebbero un giorno aiutare le persone a controllare una sedia a rotelle elettronica guardando semplicemente verso il luogo dove vogliono andare o a muovere un braccio robotico protesico.
Questo dispositivo, attuabile dal punto di vista commerciale, usa appena un watt di energia e può trasmettere dati in modalità wireless tramite Wi-Fi o USB a qualsiasi computer Windows o Linux.
Il sistema permette anche agli utenti di cliccare su un oggetto sullo schermo usando gli occhi, invece del tasto di un mouse. I tentativi precedent di replicare il click del dito comportavano che gli utenti osservassero un’icona per un periodo di tempo prolungato o battessero le ciglia, ma quest’ultima non è la soluzione ideale visto che tale movimento è un’azione involontaria e non intenzionale.
Questa volta i ricercatori hanno porgrammato il dispositivo per riconoscere un semplice batter d’occhio volontario come se fosse il click di un mouse.
Il dott. Aldo Faisal dell’Imperial College di Londra ha detto: “Siamo riusciti a ottenere due cose: abbiamo costruito un sistema di rilevamento dello sguardo a 3D che è centinaia di volte più economico dei sistemi commerciali e lo abbiamo usato in un’interfaccia neurale che permette ai pazienti di interagire più facilmente e più velocemente rispetto alle esistenti tecnologie invasive che sono decine di migliaia di volte più costose. Si tratta di un’innovazione frugale: sviluppare software più intelligenti e basarsi su hardware esistenti per creare dispositivi in grado di aiutare le persone di tutto il mondo a prescindere dalle circostanze sanitarie.”
Per maggiori informazioni, visitare:
Imperial College Londra:
http://www3.imperial.ac.uk/