La Società Scientifica di Epilessia sulla morte del ragazzo a Riccione
Bologna, 11 luglio 2012 – In relazione alle molteplici notizie giornalistiche riguardo la morte di Vadim Piccione, secondo le quali il decesso sarebbe avvenuto per un mix fatale tra farmaci antiepilettici ed alcol, la Lega Italiana contro l’Epilessia (LICE) intende precisare cheun’assunzione di alcool unitamente ai comuni farmaci antiepilettici in dosi terapeutiche non può determinare la morte di un individuo. Ciò al fine di non creare turbamento immotivato e pregiudizievole tra le persone che soffrono di epilessia e nell’opinione pubblica. “La cura dell’epilessia (malattia neurologica molto comune caratterizzata da eventi improvvisi o crisi epilettiche, colpisce circa 500.000 persone solo in Italia), si basa in tutti i casi sull’impiego di farmaci antiepilettici, che danno luogo ad un controllo completo delle crisi in circa il 70% dei casi, consentendo quindi a molti pazienti di condurre una vita pienamente normale – ha sottolineato il Dottor Roberto Michelucci, Presidente LICE nonché Direttore dell’Unità di Neurologia dell’Ospedale Bellaria di Bologna – I farmaci sono generalmente ben tollerati, possono essere assunti per tutta la vita e non causano affatto la morte, neppure se presi insieme all’alcool, che può eventualmente potenziare solo alcuni degli effetti collaterali dei prodotti antiepilettici.
Ben più pericolosa è la sospensione della terapia antiepilettica, che può condurre asituazioni molto gravi di crisi prolungate o continue, condizione nota come stato di male epilettico”
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