Allergie solari nemiche delle estati italiane

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I casi di fotosensibilità sono sempre più diffusi tra gli italiani, e si manifestano con più evidenza in questi giorni di vacanza ed esposizione al Sole. La colpa sarebbe di alcuni farmaci, cosmetici, piante per il fai-da-te abbronzante e anche la dieta scorretta.
Allergia da Sole? Pare che nel piatto degli italiani quest’anno sia servita anche questa, e le cause possono essere diverse.
Nota con il termine tecnico di fotosensibilità, è una sindrome che pare colpire sempre più persone – anche quelle che non ne sono a conoscenza – e che si mostra più evidente proprio in questi giorni in cui la maggioranza delle persone è in villeggiatura.

La pelle degli italiani pare dunque risentire sempre più dell’esposizione ai raggi solari e i complici di questa situazione, secondo gli esperti, possono essere i più disparati: tra questi alcuni farmaci – in particolare le pomate antinfiammatorie indicate nei traumi – alcune piante irritanti utilizzate per abbronzarsi, cosmetici e anche una dieta scorretta con poca frutta e verdura. Se poi, a tutto ciò, aggiungiamo gli attacchi alla salute della pelle da parte di insetti e simili, che sono all’origine di oltre il 20% dei casi di ricorso all’allergologo, ecco come gli italiani rischiano di vedersi rovinare le tanto attese vacanze.

Dati presici sull’aumento dei casi di “allergia al Sole” al momento non ve ne sono, tuttavia è indubbia la crescita che si è registrata negli ultimi tempi.
«Dall’esperienza clinica e dalle richieste che ricevo attraverso un blog specializzato, in circa 5 anni è aumentato di circa il 20% il numero di persone che riferiscono allergie o intolleranze alla luce», spiega all’Adnkronos Salute la dottoressa Riccarda Serri, presidente della Skineco, associazione internazionale di ecodermatologia. Tra i vari imputato di questa escalation di fotosensibilità vi è anche l’uso improprio di creme protettive. Tra questa vi sono «in particolare i prodotti che creano un film che non fa respirare la pelle. Sono creme occlusive a base di paraffine in eccesso», sottolinea Serri.

Utilizzare filtri solari è bene per evitare scottature e proteggere la pelle dal rischio di tumore, tuttavia alcuni filtri possono sortire un effetto indesiderato e causare danni anzichenò.
«Alcune di queste sostanze: filtri chimici (come i cinammati), sono imputati di essere disturbatori endocrini, tossici anche per organismi acquatici – fa notare la dottoressa Serri – Non a caso in molte zone dove ci sono coralli, è vietato immergersi con solari a base di filtri chimici. Per evitare le allergie solari è necessario preparare la pelle al sole. Le reazioni della pelle, infatti, non vengono fuori dal nulla, ma nascono da abitudini sbagliate. Come per esempio usare cosmetici inadeguati e mangiare poca frutta e verdura fresche, alimenti che contengono carotenoidi e antiossidanti, necessari per proteggere la pelle».

Ricordando che i pericoli per la pelle e la salute possono arrivare anche dagli insetti, le meduse e altri organismi irritanti, gli esperti consigliano di tenere sempre a portata di mano i rimedi che contrastano le possibili irritazioni e il manifestarsi di reazioni allergiche anche gravi. In casi sospetti è comunque sempre bene rivolgersi al medico.
Particolare attenzione, spiega Antonio Cristaudo, responsabile Servizio di dermatologia Allergologica dell’Istituto Dermatologico San Gallicano Irccs di Roma, deve essere posta ai cosiddetti abbronzanti fai-da-te.

«In particolare – spiega l’esperto – in questo periodo i problemi riguardano le piante di fico. Pianta, foglia e frutto contengono infatti un latte ricco di sostanze fotosensibilizzanti e fototossiche. L’esposizione ai raggi solari dopo il contatto provoca reazioni della pelle. E purtroppo ci sono ancora persone che utilizzano impacchi fai da te come abbronzanti. Un vero autogol, perché si rischiano ustioni anche gravi».
Occhio dunque ai nemici della pelle e, infine, delle vacanze in serenità.

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