Epatite C: i due nuovi farmaci (boceprevir e telaprevir) a carico del Ssn
Sono il boceprevir e il telaprevir. Garattini: «Importante passo avanti ma bisogna valutare effetti nel lungo periodo»
Via libera dall’Agenzia italiana del farmaco alla rimborsabilità di due nuovi farmaci per la cura dell’epatite C: boceprevir e telaprevir. L’iter per la commercializzazione dei due medicinali proseguirà con la ratifica della decisione da parte del CdA Aifa e la successiva pubblicazione dei provvedimenti in Gazzetta Ufficiale. Si tratta dei primi due nuovi trattamenti per l’epatite C comparsi negli ultimi 20 anni e già approvati, lo scorso anno, dall’ente regolatorio americano per i farmaci, la Food and Drug Administration.
«Un importante passo avanti nella terapia della epatite C – dice il farmacologo Silvio Garattini -. Si tratta di due farmaci importanti e interessanti per i quali si è dimostrata una forte efficacia. Si tratta però ora di vedere nel lungo periodo gli eventuali effetti collaterali». Una decisione giusta quella dell’Aifa, secondo Garattini, nonostante il momento di crisi economica: «Le restrizioni economiche non devono toccare la possibilità di poter accedere a terapie efficaci». Gli italiani che oggi convivono con l’epatite C – che molto spesso è causa di gravi conseguenze come la cirrosi o il tumore al fegato – sono circa un milione.