Gel iniettabile nelle corde vocali, per riparare e ringiovanire la voce. VIP in attesa della sperimentazione

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Fra i pazienti in attesa della sperimentazione Julie Andrews-Mary Poppins e il cantante degli Who, Roger Daltrey.

La Mary Poppins del celebre film, che ha perso la voce nel 1997 dopo un intervento sbagliato alla gola, e il cantate del gruppo rock britannico The Who, operato per un tumore alle corde vocali, aspettano (insieme al sei per cento della popolazione americana con problemi analoghi) che le ricerche sul ringiovanimento della voce umana di Rober Langer, direttore di un centinaio di laboratori al Massachussets Institute of Technology (Mit) di Boston, diventino realtà clinica. E il momento potrebbe non essere così lontano.

ELASTICITA’ – Langer è un pioniere nello studio dei tessuti artificiali e sta sperimentando uno speciale gel che, iniettato nelle corde vocali, ne ristabilisce l’elasticità persa in seguito a malattie o all’invecchiamento. «Il gel sintetico per le corde vocali – ha precisato Langer in occasione del 244° congresso dell’America Chemical Society a Philadelphia – ha proprietà simili a sostanze presenti nelle corde vocali umane e vibra in risposta ai cambi di pressione dell’aria che contribuiscono alla formazione del suono. Le corde vocali sono, infatti, formate da strati di muscoli, da legamenti e da una membrana: lo strato fra i legamenti e la membrana è molto flessibile e questa flessibilità è fondamentale per poter parlare».

DOPO UN TUMORE – Ci sono persone, come gli insegnanti, i cantanti , gli attori o i politici che abusano della loro voce e, con il tempo, si forma tessuto fibroso all’interno delle corde vocali. Lo stesso accade quando una persona invecchia e la perdita di elasticità fa si che la voce delle persone anziane si riduca di volume e diventi rauca. Anche procedure mediche, come l’intubazione o interventi chirurgici per l’asportazione di tumori, possono danneggiare le corde vocali e favorire la formazione di cicatrici che alterano la voce. «Nel 90 per cento dei casi la perdita di voce è dovuta alla ridotta flessibilità delle corde vocali» precisa Steve Zeitels che sta attualmente collaborando con Langer, direttore del Massachussets General Hospital Voice Center e medico di Julie Andrews, Roger Daltrey, Steven Tyler degli Aerosmith e di Adele – e finora non esiste trattamento che possa aiutare i pazienti a recuperare la voce o la capacità di cantare».

POLIMERI VIBRANTI – Il team di Langer ha concentrato l’attenzione su un composto, il glicole polietilenico 30 (Peg30) che è già utilizzato per la produzione di creme, medicinali e dispositivi medici ed è autorizzato dalla Fda, l’ente federale americano per il controllo dei medicinali. Partendo da questo, ha sintetizzato nuovi polimeri: il gel a base di Peg 30 può vibrare 200 volte al secondo, come fanno le corde vocali di una donna mentre conversa. I test sugli animali hanno dimostrato che è sicuro e le sperimentazioni sull’uomo dovrebbero cominciare a metà dell’anno prossimo.

INIEZIONI – L’idea è quella di iniettare nelle corde vocali il gel che può essere preparato in diverse formulazioni, a seconda di come il paziente vuole usare la sua voce. La formulazione più stabile è quella in cui le molecole sono molto adese le une con le altre e questo rende il materiale un po’ rigido, ma utile a recuperare la voce. I cantanti, invece, potrebbero optare per una formulazione in cui le molecole sono meno aderenti fra di loro: in questo caso il gel è più elastico e permetterebbe di raggiungere anche le note più alte. Il gel, comunque, si degrada e i pazienti potrebbero avere bisogno di ripetere le iniezioni, da due a cinque volte l’anno.
Corriere.it

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