Iperidrosi, o eccessiva sudorazione: arriva un rimedio a “microonde” autorizzato dalla FDA. Non senza polemiche

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Iperidrosi, la Fda ha autorizzato il trattamento con il dispositivo creato da un’azienda californiana, che abbatterebbe la sudorazione dell’82%. Due o tre sessioni avrebbero effetto per un anno: servono l’anestesia locale e 3mila dollari. Ma qualche scienziato avanza dei dubbi.
Un microonde per prosciugare il sudore. È la novità in arrivo a gennaio dagli Stati Uniti: un dispositivo prodotto da un’azienda californiana e autorizzato dalla Food and Drug Administration per il trattamento dell’iperidrosi. Questo disturbo colpisce oltre il 3% della popolazione mondiale e comporta, per le persone che ne soffrono, non pochi disagi fisici e imbarazzi sul piano delle relazioni sociali.

L’iperidrosi, infatti, è una condizione patologica caratterizzata da una sudorazione eccessiva, valutata secondo i parametri dell’organismo no-profit International Hyperhidrosis Society. L’utilizzo di antitraspiranti non basta ad alleviarne i sintomi, che possono incidere compromettere seriamente sulla qualità di vita, affermano i medici. La terapia attualmente più usata prevede iniezioni di tossina botulinica, la stessa impiegata come antirughe. Il trattamento è invasivo ed ha effetto transitorio, nel senso che la cura va ripetuta due volte l’anno.

Il dispositivo prodotto dalla Miramar Labs di Sunnyvale, invece, a quanto dichiarato da Kathryn O’Shaughnessy, ricercatrice della società, agisce distruggendo da 22 mila a 30mila ghiandole sudoripare delle ascelle e abbattendo la sudorazione in media dell’82%. L’effetto delle microonde annienta-ghiandole durerebbe almeno un anno.

“MiraDry”, questo il nome del macchinario realizzato in California e descritto dal Wall Street Journal come una novità che debutta in una delle estati più calde degli ultimi anni, viene utilizzato nell’ambulatorio del medico in sessioni di un’ora circa. L’energia ‘assorbita’ da un’ascella di medie dimensioni trattata con lo speciale apparecchio anti-sudore è pari a circa 4 mila joule, una piccola dose rispetto agli 80 mila joule necessari per esempio a portare a ebollizione oltre 2 etti di acqua.

Per far sì che la tecnica funzioni il paziente viene sottoposto a un piccolo intervento con anestesia locale e dopo 2-3 sessioni si ottiene, secondo i produttori, un effetto che dura almeno 12 mesi. Negli Usa il prezzo per 2 sessioni è di 3mila dollari (circa 2.400 euro) e l’intervento non è coperto dall’assicurazione sanitaria a differenza delle iniezioni di botulino (mille dollari a sessione, circa 800 euro).

Secondo David Pariser, docente alla Eastern Virginia Medical School di Norfolk, il nuovo macchinario avrebbe però un effetto più leggero rispetto alla tossina botulinica, ma resta un possibile rischio sul quale non è fatta chiarezza: potrebbe infatti succedere, osserva Pariser, che le ghiandole sopravvissute all’azione distruttiva delle microonde aumentino la produzione di sudore per compensare la mancanza di quelle ‘prosciugate’. Con l’effetto di annullare, di fatto, gli sforzi (economici e non solo) fatti per ridurre la sudorazione.

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