Mutazioni genetiche numerosi se numerosi sono gli anni del padre

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I padri piu’ anziani tendono a trasmettere ai figli piu’ mutazioni genetiche rispetto ai piu’ giovani. Lo ha scoperto uno studio pubblicato su ‘Nature’, secondo cui questo si riflette in un aumento di alcune malattie come l’autismo. I ricercatori dell’istituto DeCODE genetics di Reykjavik hanno esaminato il Dna di 78 coppie di eta’ diverse e dei loro figli, scoprendo che all’aumentare dell’eta’ del padre aumenta il numero di mutazioni trasmesse, al ritmo di due l’anno. Un padre di 20 anni trasferisce circa 25 mutazioni, mentre uno di 40 arriva a 65.

Queste modifiche del Dna, scrivono gli autori, potrebbero essere legate all’aumento dei casi di autismo che si e’ visto negli ultimi anni, oltre che ad altri problemi del sistema nervoso come la schizofrenia: “Se questo effetto verra’ confermato da studi piu’ ampi – scrive Alexey Kondrashov della Michigan University in un articolo di accompagnamento sempre su Nature – potrebbe essere una scelta saggia conservare lo sperma quando si e’ giovani per usarlo poi piu’ avanti”. (AGI) .

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