Nasce a Pisa robot che riproduce le espressioni facciali

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FACE

Un robot dalle fattezze umane, un androide di genere femminile, capace di riprodurre le espressioni facciali e interagire con l’uomo.

E’ stato messo a punto dai laboratori dell’Universita’ di Pisa, da un team di ricercatori del Centro ‘Piaggio’, in collaborazione con un ricercatore statunitense.

Il sistema integrato si chiama FACE (Facial Automaton for Conveying Emotions) ed e’ stato creato dal Faceteam, il gruppo di ricerca del Centro ‘E. Piaggio’ diretto dal professor Danilo De Rossi, e a cui lavorano Daniele Mazzei, con il ruolo di Technical Leader, e i dottorandi Nicole Lazzeri e Abolfazl Zaraki.

Come prima applicazione pratica, il sistema e’ stato utilizzato in collaborazione con la Fondazione Stella Maris per un esperimento condotto su bambini affetti da autismo, chiamati a interpretare le espressioni facciali del robot sotto la guida di un terapista: ”I bambini vengono invitati a riconoscere le emozioni espresse dal volto della loro interlocutrice robotica, per poi imitarle – spiega Daniele Mazzei -. Con i dati raccolti dal sistema integrato – che saranno analizzati da un altro gruppo di ricercatori del Centro Piaggio guidati dall’ingegner Pasquale Scilingo – stiamo studiando le reazioni esplicite e non dei soggetti durante l’interazione con il robot. In questo modo sara’ possibile fornire ai terapisti gli input necessari alla definizione e ottimizzazione del protocollo riabilitativo basato sull’imitazione e sulla reciprocita’ sociale ed emotiva”.

Per generare espressioni realistiche nei robot, i ricercatori hanno inventato HEFES (Hybrid Engine for Facial Expressions Synthesis), un motore di animazione facciale che riesce a riprodurre movimenti, mimiche e smorfie caratteristici di diversi stati d’animo, come paura, disgusto o stupore. ”Il robot e’ molto funzionale a questo tipo di terapia perche’ permette di riprodurre in modo ripetitivo e stereotipato espressioni facciali senza rompere il connubio che c’e’ fra terapista e bambino, cosa che un attore non puo’ fare”, aggiunge Mazzei.(ASCA)

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