Cancro ai polmoni: anche l’uso del carbone per i fornelli domestici può incidere sull’insorgenza
L’uso del carbone per la cucina e il riscaldamento domestico in Cina e’ associato a un notevole aumento del rischio di sviluppare cancro ai polmoni, secondo uno studio pubblicato sul ‘British Medical Journal’. Si tratta, ritengono i ricercatori, di uno dei piu’ forti effetti dell’inquinamento ambientale correlato all’insorgenza del tumore polmonare. La ricerca sottolinea l’importanza di adottare misure per ridurre al minimo l’esposizione al carbone per uso domestico. Circa la meta’ della popolazione mondiale utilizza combustibili solidi a carbone per la cottura e il riscaldamento.
L’esposizione al fumo e’ associata a diverse malattie, tra cui la malattia polmonare ostruttiva cronica, le infezioni respiratorie acute e il cancro del polmone. Lo studio e’ stato condotto, tra gli altri, dal Division of Cancer Epidemiology and Genetics del National Cancer Institute, il College of Public Health Sciences della Chulalongkorn University e l’Institute of Environmental Health and Engineering della Chinese Academy of Preventive Medicine. L’indagine ha monitorato la salute di 37mila persone a Xuanwei in Cina per un periodo di 20 anni (1976-1996) concentrandosi sui casi di cancro al polmone. Dopo aver tenuto conto di altri possibili fattori di rischio, compreso l’uso di tabacco, i casi di cancro polmonare e di morti sono risultati nettamente superiori tra le persone che avevano utilizzato il carbone per uso domestico. Il rischio di morte per cancro ai polmoni prima dei 70 anni di eta’ tra gli uomini e le donne soggetti all’inquinamento da carbone e’ stato del 18 e del 20 per cento, rispettivamente, rispetto a meno dello 0,5 per cento tra i non utilizzatori del carbone in casa.
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