Fumo: trovata molecola anti-dipendenza dalla nicotina
Stop alla dipendenza da nicotina e alle crisi di astinenza, una trappola che rischia di far ripiombare velocemente nel tunnel del fumo. La promessa arriva da uno studio di ricercatori italiani pubblicato su Neuropsychopharmacology: una molecola che interrompe le vie di comunicazione tra dopamina e i suoi recettori, “antenne” cerebrali sensibili a questo ormone legato al piacere e alla ricompensa. La nicotina rende “schiavi” della sigaretta stimolando proprio il rilascio della dopamina e quindi la sensazione di benessere generale che si ricava ad ogni tiro. La ricerca ha permesso di individuare una sostanza che non interrompe il rilascio di dopamina, ma rende i recettori “ciechi” alla sua circolazione, ostacolando quindi il circuito del piacere innescato dalla nicotina.
I risultati su topi e scimmie, affermano i ricercatori, sono stati positivi. Un primo piccolo test su un gruppo di volontari che hanno accettato di non fumare per un’intera notte ha permesso di dimostrare gli effetti anti-dipendenza. Lo hanno confermato le tecniche di “brain imaging” con le quali è stato possibile scattare istantanee dei centri cerebrali coinvolti nel processo di appagamento dato dal fumo di sigaretta. Risultati che incoraggiano la messa a punto del farmaco che in futuro potrebbe supportare la terapia anti-tabacco. Prima, infatti, sono necessari rimedi specifici per allontanare il desiderio e poi potrebbe subentrare, “se il farmaco ottenesse gli stessi esiti sugli uomini”, dice l’autore della ricerca, Manolo Mugnaini, la nuova molecola anti-fumo.