I pediatri italiani a Balduzzi: occorre difendere la pediatria presente e quella futura
Un messaggio chiaro dal congresso di Genova: non possiamo attendere il 2015 per ottenere il rinnovo del contratto
Genova, 28 settembre 2012 – E’ giorno di riflessioni politico-professionali per la FIMP, in un intreccio di dichiarazioni e richieste tra il ministro della salute ed i pediatri di libera scelta. Intervenendo con un messaggio video al Congresso della FIMP in corso a Genova, il ministro Renato Balduzzi ha plaudito all’atteggiamento responsabile dei pediatri italiani, sempre in grado di portare un contributo responsabile al Servizio sanitario nazionale anche in un momento di chiara difficoltà complessiva.
Nel suo messaggio, il ministro della salute – che ha parzialmente risposto alle domande proposte dai pediatri – ha invitato Giuseppe Mele, presidente del sindacato dei pediatri di libera scelta, a portare in tempi brevi le istanze della categoria direttamente presso il dicastero, in modo tale da poterle considerare nell’immediato futuro, che vedrà la definizione del Patto della Salute 2013-2015 e dei nuovi Lea.
“Ringraziamo il ministro Balduzzi per le parole che ci ha voluto riservare, soprattutto per l’invito a presentargli le nostre preoccupazioni“, ha detto il presidente Mele di fronte alla platea gremita di pediatri. “E a lui porteremo di certo le cose che ci stanno più a cuore: un chiaro SI alla ristrutturazione della struttura del compenso; una necessità impellente a riprendere in mano il rinnovo dei contratti della medicina convenzionata, perché è impossibile offrire il massimo del contributo professionale, umano e sindacale per il rinnovamento del Servizio Sanitario Nazionale e poi dover attendere – come si vocifera – fino al 2015 per ottenere un adeguamento contrattuale“.
“Faremo come sempre il massimo per il bene delle famiglie e dei nostri piccoli assistiti, ha concluso Mele, ma il ministero e tutte le forze istituzionali devono assicurare alla medicina convenzionata tutte le condizioni affinché la professione di pediatra sia svolta con dignità e soddisfazione, evitando le ingerenze pericolose di coloro i quali vorrebbero imporre il passaggio sul territorio di pediatri ospedalieri in esubero. Queste sono le uniche condizioni per le quali e’ ancora possibile che tanti giovani possano ancora immaginare di fare quel lungo percorso formativo ed accademico che porta alla professione pediatrica. Chiediamo dignità, certezze, adeguamenti affinché la pediatria attuale e quella futura non siano annichilite e penalizzate“.