Molteni Farmaceutici: 120 anni di storia e spirito imprenditoriale all’insegna dell’innovazione

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Si apre la settimana di celebrazioni per la secolare impresa fiorentina che, fondata nel 1892, festeggia il 120° anniversario. Puntando su ricerca ed internazionalizzazione, Molteni prosegue il percorso di crescita che l’ha vista trasformarsi da piccola farmacia nel cuore di Firenze a leader europeo nella terapia del dolore e delle dipendenze, presente coi propri prodotti in oltre 25 Paesi. Un risultato fondamentale del lungo e costante impegno in R&D viene raggiunto oggi da Molteni Therapeutics, società di ricerca del Gruppo che, mediante un approccio pionieristico alla terapia fotodinamica in ambito antimicrobico, proprio questo mese ha depositato alle Autorità Regolatorie la domanda di autorizzazione del suo primo prodotto, come coadiuvante per il trattamento locale di lesioni e ulcere del piede diabetico. E la Fondazione Alitti, da sempre vicina a Molteni, presenta due originali iniziative: il kit del sollievo e la prima App “misura-dolore”.

 

Firenze, 10 settembre 2012 – Una lunga tradizione familiare, unita alla capacità di innovare e di precorrere i tempi; la passione per la ricerca e l’abilità di applicare i progressi della scienza e le tecnologie più sofisticate all’industria farmaceutica, per la cura di patologie ad elevato impatto socio-sanitario. È questa la formula del recente successo di Molteni Farmaceutici, storica impresa fiorentina che oggi festeggia 120 anni di vita, guardando al futuro con rinnovata energia, forte delle competenze necessarie per rispondere alle sfide di un mercato sempre più complesso e competitivo.

Tutto inizia quando, a fine ‘800, presso la farmacia di Leone Molteni in Piazza della Signoria, Alfredo Alitti comincia a produrre le prime fiale sterili per uso ipodermico in Italia. Da allora e fino alla Grande Guerra, l’azienda vive un momento di forte espansione, grazie anche al ruolo di fornitore ufficiale dell’Esercito Italiano. Dopo alterne vicende, dagli anni della ricostruzione fino alla drammatica alluvione del ‘66, nel 1972 Giovanni Seghi rileva la società dalla famiglia Alitti e ne orienta il rilancio, valorizzandone le competenze tecnico-produttive e dando nuovo stimolo alle attività di ricerca. Dagli anni ’90, Molteni si indirizza in ambiti esclusivamente specialistici e dà avvio al processo di internazionalizzazione, gettando le basi della Molteni di oggi, azienda europea specializzata nella terapia del dolore e delle dipendenze. Proiettata in una dimensione sempre più globale, la società è comunque rimasta profondamente legata al tessuto sociale e culturale del territorio in cui è nata. Con un fatturato di oltre 60 milioni di euro e una crescita media del 16% negli ultimi due anni, Molteni rappresenta oggi uno dei centri di eccellenza della produzione italiana, con un portafoglio di prodotti completo e a elevato contenuto tecnologico. Il suo stabilimento di Scandicci, tra i più moderni e attrezzati d’Europa nella produzione di farmaci oppiacei, si estende per oltre 10.000 mq con un’elevata capacità produttiva che, per le sole fiale, supera i 20 milioni di unità all’anno.

 

Presente coi propri prodotti in oltre 25 Paesi, l’azienda ha 4 sedi: a Firenze, Milano, Cracovia e a Monheim am Rhein (Germania), per un totale di circa 250 addetti. “Di questi, il 10% è impiegato in Ricerca & Sviluppo, settore nel quale investiamo il 12% del fatturato”, afferma Giovanni Seghi, Presidente CdA di Molteni Farmaceutici, in occasione della cerimonia di apertura delle celebrazioni, che si svolge oggi a Palazzo Vecchio. “Un dato che testimonia il nostro principale tratto distintivo: l’impegno nell’innovazione, il fattore chiave che ci ha consentito di crescere ed essere competitivi anche in tempi difficili come quelli attuali. Fedeli a una solida tradizione familiare e proiettati verso il futuro, siamo arrivati a questo importante traguardo grazie alla dedizione e alla professionalità di un team di persone competenti e motivate, che rappresentano la nostra risorsa più importante nell’affrontare nuovi e ambiziosi obiettivi”.

 

Lo specifico interesse nell’ambito della terapia antalgica è alla base anche di un importante progetto divulgativo, a sostegno della corretta comunicazione del sintomo dolore fra i malati di cancro, i loro familiari e il personale medico-sanitario. La Fondazione Alfredo, Aurelio e Leonida Alittinata per volontà del dott. Leonida Alitti, ultimo rappresentante della famiglia che ha guidato l’azienda dai primi del ‘900 fino agli anni ’70 – ha messo a punto un kit del sollievo.

È costituito da un volumetto informativo, un regolo per la misurazione della sensazione dolorosa, un diario settimanale sul quale annotarne l’intensità e il testo integrale della Legge 38/2010”, illustra Gianfranco Gensini, Preside Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Firenze e Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Alitti. “Con questo strumento ci auguriamo di contribuire a migliorare la comunicazione medico-paziente, affinché il primo possa valutare correttamente il dolore del malato e quest’ultimo aderisca con più consapevolezza al piano di cure stabilito. Con lo stesso scopo, la Fondazione ha realizzato anche la prima App “misura-dolore”, che permette al paziente di quantificare la propria sofferenza attraverso una scala numerica validata, registrare il valore corrispondente, l’orario di rilevamento e l’eventuale assunzione di farmaci antidolorifici, per poi trasferire via mail al medico un quadro preciso della situazione; il tutto nel pieno rispetto di quanto sancito dalla Legge 38, che prevede l’obbligo di riportare sempre in cartella clinica l’intensità del dolore, la sua evoluzione nel tempo e l’effetto delle cure prescritte”.

 

Un’altra tematica di rilevante impatto socio-sanitario è quella delle ulcere del piede diabetico: patologia su cui si è focalizzata Molteni Therapeutics, spin-off di Molteni Farmaceutici e punta di diamante nella attività di ricerca del Gruppo, partecipando al progetto ORIONE-T (Opportunità di Ricerca, Innovazione, Occupazione e Network in Toscana), un esempio virtuoso di partnership scientifica tra pubblico e privato.

 

“Oggi, in concomitanza con le celebrazioni del 120° anniversario, Molteni Therapeutics annuncia con orgoglio che, a settembre, ha depositato alle Autorità Regolatorie la domanda di autorizzazione del primo prodotto originale della propria linea di ricerca, RLP068, come coadiuvante per il trattamento locale di lesioni ed ulcere del piede diabetico, rivela Giuseppe Seghi Recli, Amministratore Delegato di Molteni Therapeutics e di Molteni Farmaceutici. “Questo straordinario risultato della ricerca italiana è frutto di un approccio pioneristico alla terapia fotodinamica in ambito antimicrobico locale, iniziato nell’ormai lontano 1998 e proseguito ininterrottamente, scalando tutti i gradini del processo di R&D: dalla sintesi di nuove molecole alla sperimentazione su modelli preclinici in laboratorio, dalla sperimentazione clinica sull’uomo allo studio formulativo del prodotto finito. La partecipazione al progetto ORIONE-T tramite fondi europei, resi disponibili dalla Regione Toscana per progetti ad alta innovazione nell’ambito della salute umana, ha rappresentato un passaggio determinante per la dimostrazione dell’efficacia clinica sul paziente. Nondimeno, la costituzione di un network scientifico che ha coinvolto l’Università degli Studi di Firenze, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi e primari centri diabetologici italiani, costituisce una solida base di partenza per la diffusione scientifica a livello internazionale dei dati clinici sin qui prodotti”.

 

Edoardo Mannucci, Direttore Agenzia Diabetologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi, nonché Coordinatore dello studio clinico di efficacia in pazienti affetti da ulcere del piede diabetico nell’ambito del progetto ORIONE-T, argomenta così i dati e le prospettive della molecola: “Le infezioni delle ulcere del piede rappresentano ancora una causa relativamente frequente di amputazioni nei soggetti diabetici. Considerando che l’incidenza del diabete sta rapidamente aumentando, in Italia come nel resto del mondo, la disponibilità di terapie adeguate per le infezioni del piede diabetico è un fattore assai rilevante sul piano della salute pubblica. La molecola identificata da Molteni Therapeutics è molto interessante al riguardo e, tramite il progetto ORIONE-T, è stato possibile raccogliere su di essa una documentazione completa. In particolare, il network del progetto ha realizzato in tempi brevi e con grande efficienza uno studio clinico esaustivo, dimostrando che la collaborazione tra aziende private ed Enti pubblici, anche in presenza di risorse finanziarie limitate, consente di raggiungere risultati importanti e pienamente competitivi sul piano internazionale”.

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